La tutela del patrimonio socio-culturale e di quello naturalistico dell’Appennino passa da un “valore” importante, quello “umano”. Non è un gioco di parole ma un progetto: quello del “Parco nel mondo”, un’iniziativa di promozione territoriale che punta sui tanti toscani originari delle terre montane per diffondere l’identità e peculiarità dell’Appennino nel mondo. Un progetto nato nel 2008 grazie alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, gestito dalla Comunità Montana della Garfagnana e fortemente voluto dal Parco Nazionale dell’Appennino.
L’idea di fondo è quella quindi di puntare sull’aspetto “affettivo” per riallacciare i legami tra il territorio e le migliaia di emigrati che si trovano in ogni parte del globo. Non dimentichiamo che infatti che il fenomeno dell’emigrazione, alla fine del 1800, ha interessato in modo massiccio le terre dell’Appennino, sopratutto a causa delle difficili condizioni di vita in montagna. Non è un caso quindi che quasi tutte le famiglie che vivono oggi nelle aree del parco, abbiano un parente in giro per il mondo. Così, per mantenere intatto, il contatto con la terra d’origine “Parco nel mondo” propone tante iniziative: dal “club Appennino" fino ad “Orizzonti Circolari”, il progetto che dal 2009 porta giovani oriundi nel cuore del Parco per formare veri e propri “ambasciatori affettivi”.
Un “tuffo” nel Appennino Tosco-Emiliano: Orizzonti Circolari -Innamorarsi dell’Appennino, conoscerlo e poi promuoverlo: questi i punti nevralgici dell’iniziativa formativa (ad oggi ancora di carattere sperimentale) che si rivolge ai giovani discendenti degli emigrati delle aree del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano residenti all’estero. Giovani che grazie al progetto possono vivere una vera e propria “full immersion” nelle eccellenze locali: un soggiorno formativo di 2 settimane da trascorrere in due location (una in Toscana e l’altra al di là dell’Appennino) che servirà a rendere i ragazzi “pronti” a promuovere il territorio del Parco Nazionale. Il tutto grazie a visite guidate, ad esperienze dirette sulle terre dell’Appennino ed ancora a workshop e momenti di approfondimento, per conoscere più da vicino la realtà quotidiana del Parco. Il ricco programma al quale partecipano i giovani oriundi prevede anche visite ad alcune città d’arte toscane (Lucca, Massa e Firenze) ed emiliane (Reggio-Emilia, Bologna e Parma). Un vero e proprio “orizzonte circolare” quindi, un orizzonte che unisce e coinvolge i ragazzi, legandoli per sempre al territorio, grazie a quel “viaggio” nei luoghi d’origine che mira a far sì che i giovani, al loro rientro in America, Argentina o Brasile, possano propagare e diffondere al meglio il proprio amore per il Parco dell’Appennino. Giovani che potranno sfruttare al meglio anche le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e al web 2.0 così da creare una vera e propria rete di appassionati dell’immagine della montagna tosco-emiliana.