Ad illustrare i contenuti del progetto Giovanisì è intervenuto il coordinatore, Carlo Andorlini, che ha spiegato le possibilità di coinvolgimento, immediate e future. “Delle varie opportunità che il progetto mette a disposizione – ha detto Andorlini – i tirocini in realtà toscane, la formazione e la mobilità potrebbero aprire canali da sviluppare. Senza poi dimenticare il servizio civile regionale che, essendo aperto anche agli stranieri, offre altre interessanti possibilità”.
I trentadue ragazzi, prima di arrivare a Palazzo Strozzi Sacrati, hanno visitato il museo Gucci e quindi sono stati ricevuti in Consiglio regionale dalla Commissione Affari Istituzionali. Ventiquattro di loro hanno frequentato a Siena il corso di lingua e cultura italiana e da ieri, fino a sabato, partecipano ad un percorso formativo sulla realtà produttiva ed imprenditoriale organizzato da Confindustria Firenze. Gli altri otto sono borsisti Mario Olla, impegnati in stage presso aziende toscane: tre nel settore della moda, due in quello della comunicazione, uno in uno studio di architettura, uno nel settore del giornalismo e uno in quello del restauro.
La maggioranza proviene dal sudamerica: diciasette dall’Argentina, otto dal Brasile, due dal Paraguay e uno dall’Uruguay. Dei restanti tre arrivano dall’Australia e uno dal Sud Africa.