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Tre atleti toscani alle Paralimpiadi

 Innocenti, Polidori e Marcaccini da Firenze a Londra 2012

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
paraolimpiadi
Da Firenze alle Paralimpiadi di Londra che si terranno a ruota con le Olimpiadi 2012. Per la prima volta tre atleti fiorentini preparatisi con il gruppo sportivo Unità Spinale Firenze onlus presso l'ospedale di careggi sono stati convocati a rappresentare i colori dell'Italia ai Giochi. Sono i tennisti Marco Innocenti, 34 anni, e Giuseppe Polidori,44 , più il canottiere Andrea Marcaccini, 20 anni, tesserato per la Canottieri Firenze.

Il tennista Marco Innocenti, di San Casciano Val di Pesa, in sedia a rotelle a causa di un incidente stradale avvenuto nel 1989, è il numero 1 in Italia nella categoria quad e numero 12 del mondo: si è qualificato di diritto ai Giochi di Londra. Nel 2011 ha vinto i tornei Open de l'Ile de Re, Austrian Open, Mediterranean Open. Nel 2012 è stato finalista a Brisbane, e, in doppio e singolo, al torneo South Africa Airport Company. Ha partecipato a cinque mondiali, con il terzo posto, come miglior risultato, ottenuto in Svezia.

Giuseppe Polidori, originario di Grosseto, gareggia nella categoria quad ed è il numero 2 in Italia ed il 16/o nelle classifiche mondiali. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008, tra singolo e doppio è stato 10 volte campione italiano, ha vinto cinque tornei internazionali di singolo quad e 15 di quad doppio. Con Marco Innocenti è attualmente campione italiano di doppio.

La qualificazione di Andrea Marcaccini va alle Paralimpiadi come mebro della Nazionale italiana di Canottaggio Adaptive
grazie a un progetto a cui collaborano insieme Regione Toscana, Canottieri Firenze e Gruppo Sportivo Unità Spinale di Firenze. La sua specialità è il quattro, e come timoniere ha vinto un oro e un argento ai Mondiali junior di categoria, e da atleta due ori sul due alla Coupe de la Jeunesse, oltre a numerosi titoli italiani. Il percorso verso le Paralimpiadi è iniziato con la classificazione a Gavirate agli ordini del ct della Nazionale Adaptive, Paola Grizzetti.

"All'interno dei percorsi per i nostri pazienti - ha commentato il professor Giulio Del Popolo direttore del Dipartimento Agenzia regionale per la cura del Medulloleso, da cui sono seguiti in Toscana un centinaio di atleti - lo sport è uno dei punti fondamentali per il recupero del controllo del proprio corpo, e siamo orgogliosi che tre nostri atleti vadano alle Paralimpiadi avendo raggiunto un obiettivo importantissimo, con prestazioni che non hanno uguali in Italia. La loro convocazione è anche un grande messaggio perché per altri pazienti apre possibilità che al momento della lesione sembrano impossibili. Un altro messaggio che deriva da risultati come questo riguarda l'abbattimento delle barriere sociali: anche in carrozzina si può condurre una vita al pieno delle proprie potenzialità".

"La convocazione dei nostri atleti - ha detto il coordinatore sportivo del gruppo Unità Spinale, professor Piero Amati - è frutto di un lavoro di gruppo che va oltre i meriti e l'impegno dei singoli, i quali, grazie ai loro risultati, danno stimolo agli altri che vivono la stessa disabilità e possono trovare con lo sport la forza per una rinnovata fiducia nei propri mezzi, in se stessi e, in definitiva, per la loro vita".

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