Cultura/ARTICOLO

Uffizi: dopo mesi di restauro ora visibili i capolavori di Botticelli

Nella giornata della ricollocazione dei capolavori botticelliani nel museo degli Uffizi, arriva anche il sondaggio online realizzato dal Premio Galileo

/ Redazione
Lun 17 Ottobre, 2016
Venere di Botticelli

Riaprono arricchite dell'Annunciazione, le sale degli Uffizi dedicate ai capolavori di Botticelli. Gli spazi erano stati chiusi (e le opere custodite al loro interno spostate temporaneamente in altre sale) alcuni mesi fa per essere sottoposte ad un lungo intervento di restyling e riallestimento. Ampliato e dotato di una nuova illuminazione, il percorso espositivo, oltre ai capolavori botticelliani come le celeberrime Primavera e Nascita di Venere, accoglie anche la grande Annunciazione, in precedenza esposta nell'aula di San Pier Scheraggio, non sempre visibile al grande pubblico, e dipinti dei Pollaiolo, Hugo van der Goes, Domenico Ghirlandaio. In particolare, Venere e Primavera sono adesso protette da robusti cristallo antiurti e antiriflesso. L'intervento è stato sostenuto con circa 700mila euro raccolti dalla fondazione no profit Friends of Florence.

Proprio in questa giornata così lieta per gli Uffizi e gli amanti dell'arte giungono come una doccia gelata i risultati del sondaggio online realizzato dal Premio Galileo 2000 in collaborazione con l'agenzia di comunicazione Klaus Davi e Co: un toscano su due non ha mai visitato gli Uffizi.

Secondo lo studio, che ha cercato di verificare la conoscenza artistico culturale di un campione di 1.200 toscani, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, se il 50% non ha mai messo piede nel celebre museo, il 29,7% del campione ha dichiarato di esserci stato una sola volta, mentre l'11,5% tre. Tra gli intervistati che non sono stati agli Uffizi, tra le cause della mancata visita, il 45,4% punta il dito contro l'interminabile fila che occorre fare per acquistare il biglietto; il 31,2% ha dichiarato di aver provato a prenotare i biglietti online riscontrando difficoltà nel procedimento di acquisto che lo hanno portato di conseguenza a rinunciare.

Ci sono anche ragioni di tipo psicologico a spingere i toscani a non andare agli Uffizi: il fatto di percepire come a disposizione in qualunque momento il museo ha portato l'11,4% a rimandare così continuamente la visita. Nel 7% dei casi si dà poi la colpa ai troppi impegni lavorativi e famigliari.

Grazie alle risposte dei partecipanti al sondaggio, è stata anche stilata una top ten dei musei toscani più conosciuti. Al primo posto, ovviamente, gli Uffizi (20,5%) seguiti da Palazzo Pitti a Firenze (19,3%). Terza classificata Piazza dei Miracoli (16,2%) a Pisa. L'11,2% dei toscani, indica la Galleria dell'Accademia a Firenze. Al quinto posto troviamo il Centro Luigi Pecci (8%) di Prato, che dopo i lunghi lavori di ampliamento e ristrutturazione, è tornato aperto al pubblico domenica 16 ottobre. Si inserisce in sesta posizione anche il Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate di Arezzo (7,8%), in cui sono conservati i più significativi reperti archeologici. Settimo, con il 6% delle preferenze il Museo di Arte Contemporanea Lu.C.C.A. allestito all'interno di Palazzo Boccella a Lucca, seguito dal Duomo di Siena (5,7%). Chiudono la classifica il Palazzo Piccolomini di Pienza (2,8%) e i Musei Civici di San Gimignano (1,5%).