Cultura/ARTICOLO

Uffizi: Lutero e il protestantesimo sbarcano a Firenze

In arrivo una mostra con ritratti e opere dedicata alla corrente religiosa in occasione del cinquecentenario delle 95 tesi

/ Redazione
Lun 30 Ottobre, 2017

In arrivo a Firenze, in occasione del cinquecentenario dell’affissione delle celebri 95 tesi sul portone del Castello di Wittenberg, una mostra tutta dedicata a Martin Lutero: la rassegna è in programma alla galleria degli Uffizi di Firenze dal 31 ottobre al 7 gennaio. Al centro dell’esposizione vi sarà una raccolta di dipinti di soggetto luterano appartenenti alle collezioni medicee. Tra le opere principali in mostra, i ritratti di Martin Lutero e di Filippo Melantone, i due teologi promotori del movimento riformatore; di Lutero, già monaco agostiniano, e della moglie Caterina von Bora, monaca cistercense; di Federico III il Saggio e Giovanni, Elettori di Sassonia e sostenitori politici della Riforma. Si tratta di dipinti accomunati dall'essere usciti dalla bottega di Lucas Cranach il Vecchio, pittore ufficiale dell'allora emergente corrente religiosa.

A questi si affianca una copia antica di un ritratto di Lutero, il dittico di Adamo ed Eva e una Madonna col Bambino e il san Giovannino, tutti sempre di Cranach. Del percorso espositivo fanno parte anche i ritratti di personalità fiorentine inquisite per aver manifestato il loro interesse verso le nuove teorie religiose: Pietro Carnesecchi, di Domenico Puligo, e Bartolomeo Panciatichi, di Agnolo Bronzino. “La mostra offre testimonianza della grande apertura mentale dei Medici anche verso le nuove tendenze teologiche, al fine di documentare la varietà culturale dell’Europa - ha commentato oggi durante la presentazione della mostra il direttore degli Uffizi Eike Schmidt - ribadisce inoltre la qualità artistica quale criterio del collezionismo mediceo, come dimostrano le xilografie Lucas Cranach il Vecchio con versi della Bibbia tradotti da Lutero, che sono le più preziosi al mondo. L’esposizione è stata anche occasione per un'importante campagna di restauri, che ha incluso due straordinarie cornici seicentesche attribuite a Vittorio Crosten; tutte le incisioni di Cranach esposte sono state restaurate da Maurizio Boni e Luciano Mori, restauratori del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi".

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