Doppia mostra 'in rosa', alle gallerie Uffizi, per celebrare l'8 marzo, Festa della donna. La più celebre galleria fiorentina accoglierà nella sala del Camino degli Uffizi e nell'adiacente sala Detti una retrospettiva della pittrice 'prodigio' del '600 a Bologna, Elisabetta Sirani: nel suo ambito verranno esposte circa 40 tra tele e disegni dell'artista fino al 10 di giugno.
E se negli spazi progettati dal Vasari si celebrerà il contributo femminile all'arte barocca, allo stesso tempo, nell'ex reggia medicea di Palazzo Pitti, verrà anche esaltato il ruolo della donna nell'arte contemporanea, con un'esposizione interamente dedicata alla geniale scultrice sarda Maria Lai, scomparsa nel 2013.
Divenuta famosa per le sue opere a tecnica mista arricchite da materiali tessili, i suoi lavori sono stati in mostra, 4 anni dopo la sua morte, alla Biennale di Venezia 2017. Saranno alcune decine i lavori dell'artista visibili nell'andito degli Angiolini in Palazzo Pitti fino al 3 di giugno.
Quella di rendere omaggio, in occasione dell'otto marzo, al riconoscimento del ruolo avuto dalle donne nella storia dell'arte è una recente iniziativa degli Uffizi, avviata un anno fa. Nel 2017 la galleria ha dedicato per questa occasione una rassegna antologica alla suora e pittrice del '500 fiorentino Plautilla Nelli.
"Quest'anno raddoppiamo - ha commentato Schmidt - con due grandi artiste di due diverse epoche, per celebrare con sempre maggiore completezza il contributo delle donne alla grande arte rimasta nella storia".
E intanto, tra le ulteriori novità degli Uffizi, cremisi intenso per le pareti delle nuove sale per la Medusa di Caravaggio e le altre opere del Merisi, come il Bacco e il Sacrificio di Isacco.
I nuovi spazi di colore cremisi, si tratta di otto sale, verranno inaugurati lunedì prossimo, di mattina, e, oltre ai capolavori dell’artista originario di Milano, accoglieranno, tele di altri grandi del ‘600, sia italiani che stranieri, quali Cecco Bravo, Artemisia Gentileschi, Otto Marseus, Gherardo delle Notti, Velazquez, e ancora Rembrandt, Van Dyck e Rubens.
Il particolare colore degli allestimenti è stato “ottenuto con colori artigianali, partendo dal cinabro e poi aggiungendo sfumature usando come modello le tonalità di tessuti originali del 1600”, ha spiegato sempre il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
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