A un anno e mezzo dalla sua chiusura, ha riaperto oggi la Sala numero 42 della Galleria degli Uffizi, detta della Niobe. Interessata da problemi manifestatisi con un avvallamento localizzato del pavimento - anche per la presenza di statue di notevole peso (2mila-3mila chilogrammi) -, la sala (che misura 29x9 metri, per un totale di 260 metri quadrati circa) era stata chiusa nel maggio del 2011 e sottoposta a una serie di indagini non distruttive (endoscopie e rilevamenti con laser-scanner e georadar) che aveva messo in evidenza la necessità di intervenire sulle strutture voltate a sostegno del pavimento, diverse per dimensioni e tipologia. La riapertura della Niobe, al termine di un complesso e delicato restauro, anche sotto l’aspetto logistico, in coincidenza con le feste natalizie ha fornito l’occasione per “restituire” ai visitatori una delle sale più suggestive dell’intero percorso museale.
La sinergia tra le due soprintendenze fiorentine in soli 12 mesi ha reso possibile l’aumento del 27% della superficie museale della Galleria (oltre 1800 metri quadrati in più) attraverso l’inaugurazione delle cosiddette Sale Blu (pittori stranieri), delle Sale Rosse (pittura fiorentina del ‘500), dell’area utilizzata per la mostra Bagliori dorati e, da oggi, anche le due nuove sale affrescate da Luigi Ademollo, che andranno a integrarsi nel percorso dedicato alla pittura fiorentina del XVI secolo. La prima sala ospita infatti i dipinti di Vasari e Allori, mentre nella seconda sono esposte opere di artisti del secondo ‘500 fiorentino, alcuni dei quali attivi nello Studiolo di Francesco I de’ Medici. In tutto si tratta di 32 opere (di cui sette provenienti dal deposito della Galleria) che da oggi trovano nuova collocazione nel percorso museale.
Cultura/ARTICOLO
Uffizi, riaperta la Sala della Niobe
Due nuove sale per Vasari, Allori e secondo ‘500

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