Lo abbiamo incontrato tutti nelle scuole, quando come compiti per le vacanze estive ci consigliavano di leggere le Ultime lettere di Jacopo Ortis: Ugo Foscolo è uno degli scrittori e poeti più conosciuti in Italia.
In Toscana lo ricordiamo con stima e affetto, soprattutto oggi 10 settembre, anniversario della morte avvenuta nel lontano 1827.
Niccolò Ugo Foscolo ha avuto molti rapporti con la nostra regione a partire dal 1812, anno in cui arrivò a Firenze dopo aver fatto una breve tappa a Bologna.
Il soggiorno fiorentino è stato per l’autore particolarmente sereno e stimolante: un periodo in cui si è dedicato al lavoro letterario. pubblica, a Pisa, il Viaggio sentimentale di Sterne con le Notizie intorno a Didimo Chierico; scrive la tragedia Ricciarda; lavora al progetto di un carme che diventerà poi le Grazie (che scrisse nella sua casetta di Bellosguardo); riprende degli studi su Machiavelli. È anche il momento in cui viene a contatto con Luisa Stolberg, contessa d’Albany, compagna di Vittorio Alfieri e Quirina Mocenni Maggiotti, con la quale ebbe una relazione.
Ma a Firenze c’è un altro luogo che omaggia Foscolo è la basilica di Santa Croce che, oltre a custodire affreschi di Giotto, sculture di Benedetto da Maiano, Desiderio da Settignano, e Canova, è anche il luogo di sepoltura di numerose personalità illustri, tra cui Galilei, Michelangelo, Machiavelli e lo stesso poeta.