L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze si aplia e lo fa con tre obiettivi precisi: cura dei pazienti cronici con malattie complesse, sviluppo di innovazioni nel settore dell'assistenza e promozione della ricerca pediatrica. Questo accadrà nel prossimo triennio che vedrà svilupparsi il nuovo piano di sviluppo.
Tra le novità annunciate, lo sviluppo della terapia fetale, che consente di correggere i difetti anatomici in età prenatale, e la creazione di un campus per la ricerca e la didattica. Per quanto riguarda i pazienti cronici, aumentati in modo progressivo negli ultimi anni, l'azienda ha deciso di promuovere la creazione di un reparto di degenza ad hoc, in grado di offrire un'assistenza di livello intermedio tra le terapie intensive e la degenza ordinaria.
Programmate anche iniziative dedicate agli adolescenti, tra cui, spiega una nota, "la creazione di una unità multidisciplinare che assista i pazienti a partire dai 14 anni che siano affetti da patologie croniche e complesse, molta parte delle quali sono di tipo oncologico". Prevista anche la creazione di un dipartimento interaziendale di oncoematologia pediatrica, frutto dell'integrazione con l'analogo centro di Pisa. Sul fronte delle innovazioni nel settore assistenziale, la direzione aziendale del Meyer ha previsto la creazione di un centro per la chirurgia vascolare e di un "centro per la terapia fetale".
"Eseguire le procedure chirurgiche in epoca prenatale - ha detto il direttore generale Tommaso Langiano - consente di evitare l'impatto delle malformazioni sulla vita del bambino", eliminandole prima che provochino lesioni irreversibili. Annunciato poi l'ampliamento dei laboratori di ricerca del Meyer, con la creazione di un campus integrato con l'ospedale, che sarà ospitato un edificio di via Cosimo il Vecchio a Firenze, adiacente all'ospedale. "Con questo piano lanciamo la sfida per il prossimo decennio - ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni -. In questi ultimi anni il Meyer ha dato una grossa prova di sé. I pazienti ad alta complessità sono aumentati tanto che qui si registra il più alto indice di casi in Italia. Per quanto riguarda la ricerca, la Regione sosterrà con molti milioni di euro questo sviluppo".
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