Cultura/ARTICOLO

Un patto per la valorizzazione del Museo Archeologico di Firenze

Il biglietto per le gallerie degli Uffizi comprenderà anche l'ingresso all'archeologico, al via anche collaborazioni scientifiche

/ Redazione
Mer 17 Gennaio, 2018

È stato firmato a Firenze l’accordo di valorizzazione per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.  Il documento prevede che il biglietto di ingresso agli Uffizi comprenda anche l’ingresso al Museo Archeologico (valido per 5 giorni entro la data dell’utilizzo del biglietto agli Uffizi). Anche l’abbonamento annuale Passepartout degli Uffizi (50 euro) e di tutte le Gallerie degli Uffizi con Uffizi, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli (70 euro) oltre all’ingresso prioritario agli Uffizi per i 365 giorni successivi al primo utilizzo comprende sempre anche l’ingresso gratuito al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Per compensare il mancato introito, le Gallerie degli Uffizi accantoneranno il 2,5% del ricavo della bigliettazione degli Uffizi (vale a dire di tutti i biglietti della Galleria delle statue e delle pitture, e degli abbonamenti annuali menzionati) per investimenti nel Museo Archeologico Nazionale, che potranno spaziare da restauri di reperti archeologici a lavori architettonici e infrastrutturali, da nuovi allestimenti e pubblicazioni, a mostre e progetti di ricerca. La forma dell’accordo darà il via anche a collaborazioni scientifiche di ricerca e divulgazione tra i due musei, con convegni, cicli di lezioni e laboratori didattici coordinati e coorganizzati, mostre su temi archeologici alle Gallerie degli Uffizi e altre sulla fortuna dell’arte greca, egiziana, etrusca e romana al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Uno degli obiettivi dell’accordo è anche quello di promuovere la deviazione dei flussi turistici dal quadrilatero romano verso il quartiere della Santissima Annunziata, favorendo non soltanto l’economia della zona, ma anche la fruizione degli altri musei nelle vicinanze, come il Museo degli Innocenti, il Museo di San Marco e il Museo della Sinagoga.

L’accordo vale cinque anni è rinnovabile, ed è radicato nella comune storia delle due istituzioni. Nel Museo Archeologico, infatti, coesistono fin dalle origini tre anime fondamentali: quella delle antiche collezioni granducali (un tempo nella quasi totalità negli Uffizi), quella delle raccolte egizie e quella delle acquisizioni post-unitarie, arricchitesi nel tempo grazie ai risultati degli scavi moderni. È proprio ricordando questa matrice comune fra la Galleria degli Uffizi e il Museo Archeologico Nazionale, in definitiva una costola della prima, che si spiega e trova una ragion d’essere l’accordo che oggi si sottoscrive.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha commentato: “L’accordo di valorizzazione per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che ricostituisce un nesso storico perduto in maniera strutturata e durevole va ben oltre un comunque dovuto atto di solidarietà da un museo grande verso un museo piccolo, che di per sé non avrebbe abbastanza fondi per gli investimenti necessari ad aprirlo a una fruizione più vasta e congrua all’importanza delle sue collezioni”.

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