Per affrontare le problematiche del settore olivicoltura l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori ha attivato uno specifico tavolo di filiera con la partecipazione di tutte le rappresentanze degli olivicoltori. Uno dei principali temi emersi riguarda i sottoprodotti della lavorazione dell’olio (sanse e nocciolino) che non devono essere considerate rifiuti, ma sottoprodotti. Quindi risorse e non costi. In questo senso anche una lettera congiunta dell’assessore all’agricoltura e di quello all’ambiente della Regione Toscana, inviata nell’estate 2011, che rappresenta un punto fermo sulle richieste della Regione volte a far sì che siano considerati a tutti gli effetti un sottoprodotto per usi i più diversi: disoleazione, combustione, estrazione polifenoli, destinazione a biogas, utilizzo per terricciati ecc. Nel 2011 è stato emanato il primo bando del PSR (piano di sviluppo rurale) sui Programmi Integrati di Filiera. Attualmente è aperto il secondo bando PIF (il termine per la presentazione delle domande scadrà il 31 maggio prossimo), nell’ambito del quale è stata prevista una specifica riserva per la filiera olivicola olearia di 3,5 milioni di euro su una dotazione complessiva di 20 milioni.
L’olivo è diffuso in tutta la Toscana con circa 100.000 ettari di superficie coltivata, situati per il 90% in zone collinari o di bassa montagna e distribuiti prevalentemente nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo. Oltre 70.000 aziende coltivano olivi, ma il 43% di esse ha una superficie inferiore all’ettaro, il 60% inferiore a due ettari. In Toscana ci sono oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, Pendolino e Olivastra Seggianese. Negli oliveti toscani sono presenti anche numerose altre varietà: un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile che, unitamente all’azione dell’uomo anch’essa frutto di secolari tradizioni, contribuisce a caratterizzare l’olio toscano.