Cultura/ARTICOLO

Una festa “scricchiolosa” a San Giovanni d’Asso

Una curiosa ricorrenza nei territori delle Crete Senesi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Il castello di San Giovanni d’Asso, nel cuore delle Crete Senesi, si presenta come un robusto blocco in mattoni e pietra, derivante dalla congiunzione di tre corpi di fabbrica, il primo dei quali ha spiccate caratteristiche romaniche. Il Castello nel corso delle sua storia fu proprietà di diversi signori. Se alla metà del 1100, fu proprietà conti Paltonieri che rispondevano all’autorità del Comune di Siena, tra il 1200 e il 1300 esso appartenne agli Ardengheschi di Civitella, ai Buonsignori, ai Salimbeni, ai Petroni, ai Martinozzi e infine ai Pannilini, per poi diventare definitivamente proprietà della Repubblica di Siena. La parte più interessante della costruzione è il cortile interno che presenta archi, logge e terrazze molto suggestive. A questo spazio si accede da un grande portone che ha mantenuto gli infissi originali ed è sormontato dal classico arco senese. Ai piedi del castello si trova la chiesa di San Giovanni Battista, una costruzione trecentesca che ha visto il patronato delle diverse famiglie che si sono succedute nella conduzione del castello. Questa chiesa divenuta parrocchia nel 1492 e poi elevata a pieve nel 1539 poteva vantare una serie di preziose reliquie e opere d’arte, in parte traslate nel Museo Diocesano. Ogni anno, il sabato che precede la domenica in Albis, si svolge la cosiddetta festa dello "scricchio". Si tratta di una cerimonia molto particolare che vede tirare a sorte una delle reliquie che verranno portate in processione per il paese. Quando queste reliquie vengono riportate in chiesa e vengono deposte nell’apposito armadio di legno, lo scricchiolio delle ante che si chiudono viene interpretato dai fedeli come auspicio per i futuri raccolti.