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Una macchina imponente contro il fuoco nei boschi

Il 2010 è stato l'anno che ha registrato il più basso numero di incendi negli ultimi 40 anni. Tra il 15 giugno ed il 15 settembre del 2010 nei mesi più critici della stagione, si sono verificati in tutto 125 incendi boschivi, con una superficie interessata di 125,94 ettari di cui 75,70 boscati

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
«E' una macchina imponente quella che difende la Toscana dalla piaga degli incendi boschivi, fatta di uomini e donne che compiono un lavoro duro e spesso pericoloso, e che i cittadini non sempre conoscono. Con questa manifestazione abbiamo voluto far conoscere meglio l'impegno e il valore del volontariato antincendi della Toscana, oltre all'opera di operai forestali e vigili del fuoco, e abbiamo voluto rendere il giusto merito a chi ha saputo, in questi anni, dimezzare gli ettari di bosco distrutti dal fuoco. Oggi forse la stagione piovosa non richiama alla mente, come sarebbe giusto, l'importanza di questo lavoro, ma una manifestazione così non poteva che essere fatta in un periodo come questo. D'estate e con il bel tempo la macchina antincendio di cui la Toscana si è dotata e di cui è giustamente orgogliosa è troppo impegnata sul... terreno».

Gianni Salvadori, l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione Toscana, ha inteso oggi sottolineare il valore e rendere omaggio a tutto il personale, in particolare il volontariato, che opera nella prevenzione e nel contrasto degli incendi boschivi in Toscana.

Nella kermesse organizzata per l'occasione al Saschall di Firenze, dove sono stati mostrati anche i mezzi (autopompe, camionette ecc.) in dotazione in Toscana, sono stati consegnati anche riconoscimenti alle associazioni di volontariato e alle scuole di tutta la Toscana. Centinaia di studenti di ogni ordine e grado hanno partecipato infatti alla mattinata e hanno presentato il lavoro fatto nel corso dell'anno proprio sulle tematiche della prevenzione degli incendi.

Protagonisti i volontari – quasi 4000 persone e 354 mezzi. La manifestazione è stata infatti l'occasione per incontrare le scuole che hanno partecipato al progetto regionale di avvicinamento dei giovani ai temi le gati alla protezione del patrimonio boschivo. Sono stati anche proiettati alcuni brevi filmati di sensibilizzazione al rischio incendi e distribuito materiale illustrativo sull'attività antincendi boschivi e i mezzi con allestimento AIB, presenti nell'area esterna del Saschall. Ma è al volontariato AIB che è stata dedicata l’iniziativa di valorizzazione di questa che è una risorsa irrinunciabile nel sistema di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. L’Organizzazione regionale AIB che di questo si occupa, è articolata in strutture regionali e locali con la collaborazione di organismi statali. Una rete in grado di contrastare efficacemente gli incendi in una tra le regioni più verdi d’Italia, dove i boschi coprono più della metà del territorio e costituiscono l’11% dell’intero patrimonio boschivo nazionale. Un coinvolgimento di forze integrato in ma niera determinante dalle Associazioni di volontariato che presidiano il territorio tutti i giorni dell’anno con 354 mezzi con allestimento AIB e ben 3830 operatori, adeguatamente attrezzati e formati per fronteggiare gli incendi boschivi presso il centro di addestramento regionale La Pineta di Monticiano (Si).

Nel 2010 il numero più basso di incendi in 40 anni. Nel 2010 siamo arrivati alla superficie boscata interessata dal fuoco più bassa in assoluto da 40 anni, grazie all'impegno e all'efficienza di tutta la macchina allestita dalla Regione per prevenire e contrastare il fuoco. Tra il 15 giugno ed il 15 settembre di quest’anno, nei mesi più critici della stagione AIB, si sono verificati in tutto 125 incendi boschivi, con una superficie interessata di 125,94 ettari (di cui 75,70 boscati). Ma è stato possibile ridurre drasticamente il numero degli incendi e la superficie percorsa dal fuo co, anche in estati più siccitose rispetto a quella appena trascorsa. Il confronto con gli anni passati evidenzia un netto calo: negli anni '90, la media era di 851 incendi boschivi all'anno, mentre dal 2000 in poi si è scesi a una media di 491. Allo stesso modo, la superficie media boscata andata in fumo per ciascuno evento, che era di 3,13 ettari negli anni '90, è scesa a 2,34 nel decennio 2000-2009. Le forze messe in campo dalla Regione Toscana contano 10 elicotteri, 534 mezzi AIB (180 degli Enti e 354 del volontariato convenzionato), 4.400 operatori (570 degli Enti e 3.830 volontari), ai quali si aggiungono uomini e mezzi del Corpo Forestale dello Stato (CFS) e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VVF).

Diventare volontario antincendi- ecco i requisiti. Per migliorare ulteriormente i risultati fin qui ottenuti, è necessario fare affidamento anche per il futuro sulla preziosissima attivit&a grave; svolta dai volontari, che in Toscana mettono a disposizione in maniera del tutto gratuita il proprio impegno e tempo libero per la salvaguardia del territorio. Il numero di persone motivate dalla voglia di rimboccarsi le maniche e contribuire alla difesa del bosco è in aumento negli ultimi mesi, durante i quali si è prodotta una positiva inversione di tendenza grazie anche alle numerose attività realizzate dalla Regione Toscana negli istituti scolastici. Nonostante questo, c’è ancora bisogno dell’aiuto di tanti altri operatori volontari, in un settore che richiede impegno, ma che ripaga anche con grandi soffisfazioni e al quale è fondamentale che i giovani si avvicinino sempre più numerosi. Per diventare una volontaria o un volontario dell’organizzazione regionale antincendi boschivi è necessario essere maggiorenni e iscritti a un’associazione di volontariato A.I.B. convenzionata con la Regione Toscana. Una volta accertata l’idoneità fisica e dopo aver partecipato a specifici corsi di addestramento, il volontario può partecipare attivamente a tutte le funzioni operative.

Progetto Antincendi Boschivi – il lavoro nelle scuole. Sono stati centinaia gli alunni delle scuole che negli ultimi anni hanno partecipato al progetto regionale di sensibilizzazione dei ragazzi ai temi della salvaguardia del bosco, promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall’Agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica. Numerose le iniziative rivolte alle scuole toscane che hanno permesso di testare un modello toscano di promozione della cultura di prevenzione, riconosciuto come buona pratica di riferimento da tutte le Regioni europee partner del progetto. Alla formazione dei docenti si sono aggiunte le attività didattiche per i ragazzi di elementari e superiori e i campus residenzi ali che hanno coinvolto circa duemila studenti nelle simulazioni di spegnimento di un incendio boschivo: un’esperienza diretta a contatto con gli operatori e i mezzi antincendio. Con la partecipazione attiva di centinaia di alunni di tutte le età sono stati realizzati percorsi didattici ed esperienze di animazione e teatro con l’obbiettivo di stimolare gli studenti alla tutela ambientale e, in particolare, alla prevenzione degli incendi. Numerose classi elementari hanno partecipato anche a un concorso finalizzato alla elaborazione di un logo e di una mascotte da utilizzare nelle successive campagne di comunicazione per la prevenzione incendi boschivi, promosse dalla Regione Toscana. Il progetto è proseguito nelle scuole superiori della Toscana con un concorso finalizzato alla presentazione di idee utili a sviluppare un videomessaggio dedicato al mondo giovanile. A supporto delle iniziative realizzate, sono stati così elaborati alcu ni prodotti video raccolti in due DVD interattivi, uno per elementari e medie e uno per le superiori, distribuiti nelle scuole toscane. In particolare, lo strumento didattico maggiormente utilizzato è il cortometraggio "Se li sai prendere… hanno dentro un fuoco", girato con due classi del Liceo Artistico Virgilio di Empoli proprio per coinvolgere i giovani sul tema incendi boschivi con attori della loro stessa età.

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