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Una sola Autorità per la gestione idrica, tre per i rifiuti

Per il servizio idrico, l’autorità di ambito comprende i 284 comuni della Toscana e un’unica Autorità idrica

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Passa a maggioranza la legge che istituisce l’Autorità idrica toscana. La legge disciplina la riorganizzazione delle Autorità di Ambito territoriali ottimali del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, senza entrare nel merito degli affidamenti del servizio di competenza normativa esclusiva statale.

Il presidente della commissione Territorio e ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha illustrato in aula la pdl che delimita una sola autorità di ambito per la gestione idrica che subentra ai precedenti sei Ato e tre per i rifiuti. “Una buona legge, equilibrata ed innovativa – ha detto Ceccarelli - che coniuga la ricerca di maggiore efficienza ed efficacia in un servizio strategico per i cittadini e radicato nel territorio e tutela la partecipazione delle realtà locali, con una forte presenza della Regione”.

Per il servizio idrico, l’autorità di ambito comprende i 284 comuni della Toscana e un’unica Autorità idrica, costituita dall’assemblea con funzioni di indirizzo e alta amministrazione, dal direttore generale che provvede all’organizzazione e al funzionamento dell’Autorità e dal revisore unico che verifica la regolarità della gestione.

Per il servizio di gestione dei rifiuti, tre, invece, gli ambiti territoriali e un gestore unico per ciascuno di essi. A tutela degli utenti sono istituiti due organismi importanti: il Comitato regionale per la qualità del servizio e l’Osservatorio.

Le nuove norme sugli enti regolatori dei servizi pubblici dell’acqua e dei rifiuti approvate oggi dal Consiglio regionale offrono un quadro regolativo stabile, efficace e autorevole e rappresentano la base sulla quale procedere per arrivare a un sistema dei servizi pubblici moderno e competitivo”. Questo il commento di Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana alla notizia dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo assetto delle Autorità di ambito territoriale ottimale.