Un laureato su due (49%) che esce da un corso triennale dell'Università di Firenze trova lavoro dopo un anno dal conseguimento della laurea, mentre la metà dei laureati triennali fiorentini continua gli studi con la laurea magistrale. Tra i neolaureati triennali il 34% è dedito esclusivamente al lavoro, il 15% coniuga la laurea magistrale con il lavoro, il 35% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre il 13%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea magistrale, si dichiara alla ricerca di lavoro.
Questi i dati principali su Firenze che emergono dalla presentazione a Bologna del Rapporto 2014 sulla condizione occupazionale dei laureati. Il documento, realizzato da Almalaurea, consorzio interuniversitario cui aderiscono 64 atenei italiani, fotografa una realtà fiorentina che non collima perfettamente con l'andamento italiano. A livello nazionale, infatti, i neolaureati triennali che hanno trovato un'occupazione scendono al 41%, mentre salgono al 55% coloro che affrontano anche la laurea magistrale.
Considerando gli occupati di primo livello di Firenze, 38 su cento hanno un impiego stabile (contratti a tempo indeterminato, lavoratori autonomi); la media nazionale è del 34,5%. Il guadagno medio degli occupati usciti dall’Ateneo fiorentino è di 1.023 euro mensili (a livello nazionale è di 997 euro). I laureati intervistati a Firenze sono 14.553.
“I dati AlmaLaurea – commenta il rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi – confermano, pur in un contesto occupazionale gravemente condizionato dalla crisi economica, la qualità dell’offerta formativa dell’Ateneo, a cui si affiancano da anni azioni qualificate di avviamento al lavoro. Parlando di laureati, gli ultimi dati definitivi - relativi all'anno 2011-12 - mostrano come sia stata superata per la prima volta la soglia dei 9.000 laureati fra primo e secondo livello".