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Vendemmia 2013: cresce del 5 percento il paniere delle uve

Secondo Coldiretti-Assoenologi stagione positiva sia per bianchi che per rossi. La Toscana sesta regione produttrice in Italia con il 57% della produzione a DOC, 42 etichette, 6 DOCG e 36 DOC.

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
La vendemmia 2013 in Toscana ha tutte le caratteristiche per essere una delle migliori degli ultimi anni. Ad affermarlo è Coldiretti-Assoenologi (www.toscana.coldiretti.it ) che stima una produzione intorno ai 2,2 milioni di ettolitri, con un aumento del 5% rispetto al 2012 (2,098 milioni ettolitri prodotti).

Sarà una “interessante annata sia per i bianchi che per i rossi” - affermano gli esperti: anche se partirà in leggero ritardo di 10-15 giorni, andamento climatico permettendo. A favorire il frutto i Bacco nel 2013 anche l'andamento climatico: a differenza degli ultimi anni, in particolare il 2011 e 2012, è stato graduale e distribuito in un periodo adeguato per una maturazione lenta ed ideale. Una lenta maturazione favorisce infatti la sintesi di più elevati elementi qualitativi con l'accumulo di positive sostanze come quelle aromatiche nelle uve a bacca bianca e quelle polifenoliche in quelle a bacca rossa. Particolarmente importante è stata la seconda parte del mese di luglio, ed il mese di agosto caratterizzato da temperature molto alte con escursioni termiche, tra giorno e notte, decisamente importanti per un'ottimale maturazione. Ma decisivi saranno i mesi di settembre e ottobre: è in questo lasso di tempo che si gioca la prossima annata vinicola.

Già iniziata in Maremma e lungo il litorale la vendemmia delle uve precoci (Chardonnay, Pinot e Sauvignon), le uve Merlot saranno raccolte a partire dal 10 di settembre. Nella seconda decade dello stesso mese inizierà invece la raccolta nelle zone di Bolgheri e del Morellino di Scansano per le uve rosse e in quella di San Gimignano per le uve a bacca bianca di Vernaccia. La vendemmia delle uve rosse per la produzione del Chianti, del Chianti Classico, del Carmignano, del Nobile di Montepulciano e del Brunello di Montalcino inizierà verso la fine di settembre.

L’Italia si conferma il secondo produttore mondiale di vino dopo la Francia; al terzo posto tra i Paesi produttori si classifica la Spagna seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina che è in forte crescita anche nei consumi. Se il vino italiano registra nell’ultimo anno un potente incremento del 10% dell’export, è merito anche e soprattutto della Toscana, sesta regione produttrice di vino con il 57% della produzione a denominazione di origine controllata, con ben 42 etichette, 6 DOCG e 36 DOC.

Complessivamente sono circa 26mila le aziende che praticano la coltivazione della vite – il 36% di quelle presenti (dati Censimento 2010), poco meno di 58mila gli ettari di superficie destinati al prezioso nettare. Nel 2012 l’export dei vini toscani ha superato quota 700 milioni: il 6,7% in più rispetto al 2011 che si era già chiuso con un +12,2%.