L'innovazione non si arresta e si presenta al Vinitaly con una sistema tecnologico in grado di fornire una vera e propria carta d'identità per i vitigni. Si chiama Plinio 2.0 ed è un'app messa a punto dal Cra, il Consiglio per la ricerca in agricoltura di Arezzo. Il nome è un omaggio al grande studioso romano, autore della Naturalis Historia che, quasi 2000 anni fa, è riuscito a classificare decine di vitigni. Oggi il sistema di classificazione sarà molto semplice: basterà infatti inquadrare sul campo - tramite qr code - le viti con il proprio smartphone per conoscere e visionare schede dettagliate di circa 550 vitigni fino ad oggi selezionati.
Cartellini elettronici contenenti un microprocessore che sfrutta la tecnologia NFC (Near Field Communication), connessi tramite UMTS o WI-FI, renderanno comodamente visibili sul proprio dispositivo, in tempo reale, tutte le informazioni ampelografiche, genetiche, agronomiche e tecnologiche di ogni singola varietà presente nel vigneto.
Il direttore del Cra - VIticoltura di Arezzo Paolo Storchi, sarà premiato proprio al Vinitaly, per la sua lunga e prestigiosa attività, come "Benemerito della vitivinicoltura italiana 2015" con la medaglia di Cangrande. Oltre alle novità prodotte dalla sua ricerca, il Cra anche quest'anno coglie l'occasione del Vinitaly per fare scienza e cultura del vino, proponendo, presso lo stand del Mipaaf, "Incontri di… vini", eventi per appassionati della scienza, ricerca e buona tavola.
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