I Peyron erano un’agiata famiglia piemontese legata al mondo dell’imprenditoria tessile, che in occasione dello spostamento della capitale da Torino a Firenze nel 1865, seguì la corte in Toscana. Nel 1896, i Peyron acquistarono un piccolo opificio a Mercatale di Vernio, dove si producevano e si riparavano tappeti orientali, un’attività che riscosse un grande successo sia in Italia che all’estero. Nel 1916 la famiglia divenne proprietaria di una villa sulle colline fiesolane presso il bosco di Fonte Lucente. L’edificio, che si sviluppa su due piani, fu rivestito di pietraforte “trasfigurandone – come scrive Claudia Papini in Toscana, l’Uomo e l’Ambiente (aprile giugno 2009) - l’aspetto e la suggestione verso uno stile neogotico seppur conservando proporzioni della tipica casa poderale toscana dell’’800.” Paolo Peyron che alloggerà stabilmente nella villa a partire dal 1932, ampliò e arricchì i giardini e, sfruttando “la copiosa presenza di acqua”, dispose vasche e fontane tra il piazzale e il bosco circostante. Gli zampilli d’acqua non sono l’unico elemento decorativo della villa. Lungo le balaustre e i capitelli sono disposte piccole statue in pietra che Paolo Peyron acquistò dalle ville venete distrutte durante la Grande Guerra. Ma la vera attrazione del giardino, che si cela tra i bellissimi cipressi, le maestose querce e i pittoreschi olivi, sono alcuni spiazzi o “angoli” dedicati alla “musica” alla “conversazione” e al “thè”, che sottolineano come i Peyron intendessero il giardino come luogo di svago e tranquillità, prima che come polmone verde della loro residenza. Oggi Villa Peyron fa parte della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. ed è visitabile a pagamento in ogni periodo dell’anno. Alla villa si svolgono inoltre manifestazioni di carattere culturale seguite dal direttore artistico Saverio Lastrucci.
Cultura/ARTICOLO
Villa Peyron, meraviglia nel verde di Fiesole
La residenza dell’importante famiglia di industriale e il singolare giardino che la circonda
