Attualità/ARTICOLO

Violenza sulle donne in Toscana 63 vittime dal 2006 ad oggi

Presentato il sesto Rapporto toscano sulla violenza di genere: negli ultimi 5 anni sono 10mila le vittime che hanno chiesto aiuto

/ Redazione
Gio 27 Novembre, 2014

Dal 2006 ad oggi in Toscana sono state uccise 63 donne, vittime soprattutto del proprio compagno o dell’ex partner, mentre negli ultimi 5 anni sono oltre 10mila le donne che hanno chiesto aiuto ai Centri antiviolenza toscani. Sono solo alcuni dei dati presentati oggi a Lucca nel sesto Rapporto toscano sulla violenza di genere, curato da Daniela Bagattini e Valentina Pedani per conto della Regione: uno studio che mostra una situazione complicata e spesso drammatica.

“Anche il dato sui minori è sconvolgente – ha sottolineato la vicepresidente della Toscana, Stefania Saccardi – negli ultimi quattro anni oltre 6mila bambini hanno assistito a episodi di violenza. Per porre un freno e favorire lo sviluppo delle reti e delle azioni di prevenzione e contrasto, attraverso l'ascolto, l'orientamento, la protezione anche in case rifugio o in altri posti d'accoglienza, il reinserimento sociale e lavorativo la Regione, nella finanziaria regionale 2015, ha inserito un apposito articolo per aumentare le risorse.

Dal 2009 al 2014 le richieste ai Centri antivolenza sono aumentate del 45%, provenienti in sette casi su dieci da parte di italiane, adulte, nel pieno della vita lavorativa. La maggior parte delle donne ha ricevuto almeno due tipi di violenza (fisica, psicologica, economica) e non ha sporto denuncia: chi è riuscito a farlo era spesso motivata dalla presenza di figli testimoni e aiutata dalla lontananza dal proprio carnefice.

Riguardo al fenomeno del femminicidio, nel caso delle 63 donne uccise nella nostra regione si tratta di omicidi legati a una relazione sentimentale, ancora in atto o pregressa: nel 55% dei casi a commettere il delitto è stato il partner, mentre nell'11, 1% la responsabilità è dell'ex.
Circa il 25% delle donne uccise in giovane età è originaria di un paese straniero: giovani sono tutte le straniere uccise e il loro tasso di vittimizzazione è molto elevato, le straniere hanno un rischio 3,4 volte maggiore delle italiane di rimanere vittime di femminicidio. Tra le italiane il tasso di mortalità subisce un'impennata dopo gli 80 anni: i delitti in cui le vittime sono anziane sono spesso riconducibili alla sofferenza o alla malattia invalidante della donna, una condizione a cui gli uomini che sono chiamati ad occuparsene non riescono a fare fronte.

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