Luca Ward: “Il doppiaggio è un’arte, ma non forma attori. Serve il teatro”
Ospite al Next Generation Fest, Luca Ward – una delle voci più iconiche del doppiaggio italiano – ha raccontato la sua esperienza tra cinema, teatro e doppiaggio, sottolineando la responsabilità e la difficoltà del prestare la voce a grandi attori internazionali come Russell Crowe e Keanu Reeves
Ha parlato con passione del valore e della responsabilità di doppiare grandi interpreti internazionali, sottolineando come oggi il lavoro sia diventato più veloce e individuale rispetto al passato, quando si registrava tutti insieme e i giovani potevano imparare dai più esperti. Ward ha ribadito l’importanza della formazione teatrale per chi vuole diventare attore: “Il doppiaggio è tecnica, ma l’arte dell’interpretazione si impara sul palcoscenico”. Ai tanti giovani presenti ha raccontato aneddoti, dato consigli e trasmesso entusiasmo per un mestiere che considera “una meravigliosa forma di gioco, da vivere però con impegno, precisione e passione”. Sul cinema italiano ha espresso l’auspicio di dare più spazio ai giovani talenti e di rafforzare la filiera produttiva, puntando su creatività, coraggio e spirito di squadra.