L’Europa è un po’ sulla bocca di tutti, soprattutto adesso che l’Italia si trova in piena campagna elettorale, in vista delle prossime politiche del 24 febbraio. E di Europa si era discusso anche alle scorse primarie del Pd che hanno visto vincere Pierluigi Bersani. Proprio il leader dei democratici ha più volte ribadito che “l'Europa è diventato un problema per il mondo, che l'austerità da sola non ci porta da nessuna parte e che siamo tutti sullo stesso treno. I progressisti hanno una piattaforma che mette al centro l'Europa – dice Bersani - corregge gli errori della finanza e favorisce politiche di investimento. E certo rilanciamo il tema degli Stati Uniti di Europa. Non e' un'utopia, ma altrimenti c'è il disastro". Sulla stessa linea d’onda anche il rottamatore Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze lo scorso novembre su Rai Uno diceva: “gli Stati Uniti d'Europa" hanno "senso per i miei figli. Sogno un' Europa che intervenga su politica estera, una Bce che faccia davvero il suo lavoro” E c’è poi chi si definisce il più europeista di tutti, Silvio Berlusconi. Proprio ieri su La7 da Santoro l’ex premier ha detto “’Europa dopo aver portato la pace, deve portare anche il benessere e svolgere nel mondo una potenza militare, insomma bisogna fare gli stati uniti d’Europa”. Sul tema si è espresso anche Tony Blair. “L’Europa è un destino che la Gran Bretagna non accetterà mai facilmente – ha spiegato l’ex premier britannico - . Ma è assolutamente fondamentale che lo faccia, se vuole rimanere una potenza politica ed economica mondiale. Sarebbe un monumentale errore, dal punto di vista degli interessi nazionali, voltare le spalle all’Europa e abbandonare così una posizione cruciale di potere ed influenza nel ventunesimo secolo”.
Detto questo il dibattito sul futuro dell’Europa si concentrerà nel mese di maggio proprio in Toscana, mettendo al centro della discussione internazionale la città di Firenze, che sarà la sede del Festival d’Europa. Proprio nella città del Giglio si parlerà a 360° gradi dell’Ue, delle sue attività e politiche. Dal 7 al 12 maggio 2013 tanti ospiti nazionali e internazionali dal Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso al presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e poi ancora il primo ministro italiano Mario Monti, Pedro Passos Coelho, Primo Ministro Portoghese, Rosen Plevneliev, Presidente della Repubblica di Bulgaria, Manuel Valls, Ministro degli Interni Francese, Najat Vallaud-Belkacem, Ministro per i Diritti delle Donne e Portavoce del Governo Francese, Emma Bonino, Vicepresidente del Senato Italiano, ed ex Commissario Europeo, Giuliano Amato, Presidente della Scuola Superiore Sant’Anna ed ex Presidente del Consiglio Italiano.
Cuore del Festival sarà il centro storico della città di Firenze: Palazzo Vecchio, Auditorium di S. Apollonia, Le Murate, Palagio di Parte Guelfa e Fortezza da Basso.
Tra gli eventi in programma c’è “The State of the Union” (9 maggio 2013 – Palazzo Vecchio) - evento promosso e organizzato dall’Istituto Universitario Europeo – un’ iniziativa che vedrà la presenza di economisti, accademici e figure di spicco del panorama internazionale. Insieme discuterranno del progresso fatto sul cammino dell’integrazione europea dopo il Trattato di Lisbona. Alla Fortezza Da Basso si terrà invece la due giorni “La governance del sistema dei controlli nell’ambito della lotta alle frodi all’UE”, convegno organizzato dalla Regione Toscana insieme al Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Non solo convegni però: la cultura e identità europea sarà protagonista anche attraverso spettacoli e musica con la “Notte Blu”, una kermesse di 27 ore che darà spazio a mostre, concerti, arte e cinema.
Tra i promotori del Festival ci sono il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto Universitario Europeo, Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze. Il coordinamento della manifestazione è stato invece affidato a Fondazione Sistema Toscana.
La seconda edizione del Festival si tiene in un 2013 che è stato ufficialmente proclamato Anno europeo dei cittadini, una decisione adottata a 20 anni dal Trattato di Maastricht e dall'introduzione della cittadinanza europea. Insomma, fatta l’Europa, facciamo gli Europei. E questo sembra proprio il punto più difficile da risolvere. Soltanto il 43% dei cittadini conosce il significato dell'espressione "cittadino dell'Unione Europea" e quasi la metà (48%) ritiene di non essere ben informata sui propri diritti. Così da una parte l’Anno Europeo dei cittadini e dall’altra il Festival D’Europa potranno essere la giusta occasione per stimolare e rafforzare la conoscenza e la consapevolezza dei molteplici diritti che derivano dalla cittadinanza europea.
Attualità /ARTICOLO
A Firenze si parla d'Europa
Festival d'Europa: 7-12 maggio. Ci saranno, tra gli altri, Manuel Barroso, Mario Monti e Giuliano Amato

Festa dell’Europa