Nasce a Firenze l’ufficio Bici del Comune. Un coordinamento di quattro assessorati (urbanistica, polizia municipale, ambiente, mobilità) che lavorerà con Firenze Ciclabile e Legambiente per favorire tutte le azioni di governo che possono rendere la città più sicura e a portata della due ruote. Primo obiettivo? La Bicipolitana. Una sorta di metropolitana per la mobilità dolce con più linee, distinte da colori diversi, che collegheranno la città alle periferie sul modello di quella già sperimentata con successo a Pesaro.
Attualmente la rete di piste ciclabili esistenti è di circa 90 km ed è già possibile collegare la zona di Gavinana o Coverciano da viale Talenti e poi arrivare fino al parco dei Renai di Signa direttamente dal centro città. L’obiettivo dichiarato anche del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (Pon Metro) di Firenze è raggiungere l’estensione complessiva di oltre 110 km di rete tra piste, percorsi ciclabili in ambito fluviale ed all’interno di parchi e giardini, ecc. Uscendo dai confini, tra i grandi progetti per promuovere la mobilità sostenibile, c’è anche quello per realizzare la più grande autostrada a due ruote del centro Italia: Firenze-Prato, 20 km lungo la Perfetti Ricasoli inserita nel Patto per Firenze e, che di fatto, andrebbe ad integrarsi con la Bicipolitana fiorentina.
La proposta della Bicipolitana targata Fiab punta ad abbattere il traffico, spingendo sempre più fiorentini a scegliere la mobilità sostenibile mettendo loro a disposizione percorsi sicuri e scorrevoli per muoversi in biciletta in città. La Bicipolitana si ispirerà alla grafica della metropolitana rendendo i percorsi intuitivi per tutti i ciclisti. Alcune linee, di fatto, sono già esistenti e nei prossimi anni la metro per la due ruote si amplierà grazie alle nuove piste ciclabili che nasceranno: in lungarno della Zecca Vecchia sarà esteso il tratto esistente da via delle Casine fino a piazza dei Cavalleggeri; in via di Villamagna si procederà all’estensione della pista ciclabile a doppio senso esistente nel tratto finale verso piazza Ravenna, in via Pampaloni, l’allargamento di quella presente sul ponte sul Mugnone, ecc.
La metro con biciclette al posto dei vagoni avrà successo?
I dati sul bike sharing fiorentino fanno ben sperare. Dall’estate, quando è stato inaugurato, c’è stata una vera e propria “mania Mobike”: le biciclette arancioni del colosso cinese sono ovunque anche adesso e nonostante il freddo. I numeri diffusi da Palazzo Vecchio nel mese di novembre parlavano di circa 75 mila iscritti all’App e nel frattempo è arrivato anche un nuovo gestore GoBee Bike con le sue biciclette verdi.
Quando poi le line 2 e 3 della tramvia saranno in funzione, con la possibilità di trasportarci le biciclette (seppur in determinati orari), quasi ogni zona di Firenze avrà un’alternativa all’auto, una mappa stile metropolitana anche per ciclisti, dunque appare – oltre che un’opportunità – necessaria: non tutti gli utilizzatori hanno confidenza e familiarità con la guida sicura in strada su due ruote e la Bicipolitana ha proprio lo scopo di facilitare gli spostamenti grazie a mappe, indicazione delle fermate, segnaletiche ad hoc e colori differenziati per rendere immediatamente visibili – e individuabili – i percorsi (o linee) più semplici e sicuri.
Al nuovo ufficio Bici di Firenze non mancherà il daffare.