È un prestito eccezionale ad aprire la mostra 'Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura' che si tiene presso la Galleria dell’Accademia di Firenze fino al 18 marzo 2018. Si tratta di un grazioso vestitino in lana prestato dal National Museum di Copenhagen, confezionato sulla metà del XIV secolo per una bambina. La piccola veste proviene da scavi condotti nel 1921 a Herjolfnaes sulla costa orientale della Groenlandia, che portarono al rinvenimento di un cospicuo numero di costumi, databili per la maggior parte al Trecento. L’abitino era probabilmente confezionato per una bambina di tre anni. L’ampio scollo ovale non rende necessari spacchi o allacciatura per indossare il capo. Probabilmente la veste era stata cucita con un tessuto riciclato da un altro abito.
[it_gallery]
L’esposizione alla Galleria dell’Accademia mostra come la qualità della lana ed in seguito della seta dei prodotti fiorentini raggiunse, nonostante i costi molto alti delle materie prime e dei coloranti, un livello di eccellenza, tale da imporsi in tutta Europa, a dispetto delle guerre, delle frequenti epidemie, nonché delle crisi finanziarie e dei conflitti sociali. Le lussuose stoffe fiorentine erano richieste in tutto il vecchio continente raggiungendo anche le mete più lontane, dal Medio Oriente all'Asia, dalla Spagna alla corte del sacro romano impero di Praga, dalla Sicilia fino al mar Baltico. Si trattava, insomma, di un fenomeno di straordinaria diffusione geografica e di prestigio senza eguali.
La lavorazione dei tessuti diviene ben presto la base dell’enorme ricchezza della città, che consentiva investimenti d’importanza cruciale non solo nello stesso settore, ma anche nei beni di lusso e nel campo dell’architettura e della produzione artistica, basta ricordare i cantieri dei più importanti edifici pubblici e religiosi del tempo come la grande cattedrale di Santa Maria del Fiore o del Palazzo della Signoria. Le grandi corporazioni del settore, della Lana e della Seta, l’Arte di Calimala e di Por Santa Maria, oltre ad essere strutture portanti dell’economia divengono autentici detentori del potere politico nonché straordinari committenti d’arte.
Gli artigiani e i pittori, in particolare, trovarono ampia ispirazione dalle stoffe e dalla moda del tempo, tanto da “trasferire” le lussuose trame dei tessuti nelle tavole e negli affreschi custoditi in città così come sarà possibile riscontrare nelle sfavillanti opere tessute e dipinte che saranno visibili nell’esposizione.
Per informazioni:
http://www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it/
[it_mappa]