Praticata sin dai tempi della Preistoria, la cerealicoltura ha conosciuto, nel corso del tempo, numerose innovazioni a favore della produttività. Tali trasformazioni, sebbene fondamentali per lo sviluppo moderno, hanno “messo da parte” le varietà di frumento meno redditizie, riducendone sensibilmente la diffusione. È questo ciò che ha spinto Giuseppe Floriddia, imprenditore di origini siciliane, a non abbandonare le tradizioni rurali del passato e a dedicarsi alla coltivazione di grano antico.
Incastonata tra le dorate colline di Peccioli, l’Azienda Agricola Floriddia - impresa individuale a conduzione familiare - nasce negli anni Sessanta con l’obiettivo di dar vita ad alimenti biologici particolarmente attenti alla salute del consumatore. Un ambizioso progetto tradottosi in un’attività capace di sfornare, nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità, gustose specialità farinacee digeribili anche da coloro che soffrono di allergie o intolleranze al glutine.
Oggi condotta da Giovanni e Rosario, figli del fondatore, Floriddia dispone di un impianto di molitura a pietra e di un sistema di selezione e pulizia dei chicchi all’avanguardia, oltre che di un pastificio artigianale e di un forno a legna. La predisposizione di queste apparecchiature - unita all’installazione della caldaia a pellet, dei pannelli solari, del compressore e di altri macchinari - ha richiesto un investimento di 683.817,41 €, dei quali 249.033,77 concessi dalla Regione Toscana tramite il Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013.
I cereali raccolti - farro, miglio, avena, orzo e varie specie di grano dal sapore “dimenticato” (tra cui Senatore Cappelli e Verna) - vengono trasformati in pasta, pane ed altri prodotti, i quali sono poi venduti direttamente in azienda, sul web o presso ristoranti e negozi specializzati. A ciò si aggiunge l’esperienza della fattoria didattica, che offre ai clienti la possibilità di tuffarsi nella ruralità aziendale attraverso visite guidate e corsi di panificazione.
Floriddia si avvale dell’aiuto di alcuni esperti di settore - tra cui il genetista Stefano Benedettelli e l’agronomo Giovanni Cerretelli - nonché della collaborazione della Rete dei Semi Rurali e delle Facoltà di Agraria di Pisa e Firenze. Inoltre, l’impresa partecipa al Coordinamento Toscano Produttori Biologici, associazione nata per la promozione e la divulgazione della cultura biologica in Toscana. Un impegno dettato dall’amore per la terra e la natura, una passione premiata dalle certificazioni ottenute dall’Organismo Biologico Europeo e dall’ente di controllo Suolo e Salute.
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