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Bambini camerieri alla mensa Progetto innovativo nel Chianti

Il rituale del pranzo diventa un importante percorso educativo. Il progetto è elaborato dalle insegnanti delle scuole dell’infanzia di Barberino, Sambuca e Vico d’Elsa

/ Redazione
Mer 28 Ottobre, 2015
Bambini camerieri nelle scuole del Chianti Matematica e cibo vanno a braccetto

Driiiin! Ore 12,45. Scatta l’ora dell’educazione al cibo. Quanti tavoli apparecchiamo oggi e per quanti bambini? Forchette, coltelli, manca qualcosa in tavola? Aiutiamo a non sprecare il cibo e a mangiare insieme con gusto.

I bambini-camerieri delle scuole di Barberino e Tavarnelle stanno per scendere in pista. Al fianco delle loro insegnanti, 45 studenti-camerieri si metteranno all’opera tra i tavoli della mensa scolastica per presentare e servire il pranzo a oltre 250 bambini. Lo faranno con attenzione, equilibrio, curiosità e rispetto per ciò che si porta a tavola e i bisogni del compagno. E’ il progetto che sta per decollare nelle scuole dell’Infanzia di Bustecca, Sambuca Val di Pesa e Vico d’Elsa in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti Fiorentino e il gestore del servizio di refezione scolastica Cir Food.

Il rituale del pranzo, una delle occasioni di convivialità e condivisione più significative della giornata scolastica, diventa un percorso educativo e sociale di alto valore costruito insieme ai protagonisti dell’iniziativa: i camerieri in erba. “I bambini più grandi – spiegano le insegnanti dei tre plessi -  scelti a turno ogni settimana predisporranno il pranzo occupandosi di tutte le fasi che interessano questo momento specifico e dunque l’apparecchiatura della tavola, lo sporzionamento e il rimettere a posto”.  Un’attività articolata che si pone molteplici obiettivi sia nei confronti di chi compie l’azione sia di chi la riceve.

“Grazie al lavoro e alla sensibilità delle insegnanti  – commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione dell’Unione comunale Marina Baretta – il progetto mira a promuovere l’autonomia dei bambini e a rendere il momento del pranzo un’occasione di benessere in grado di favorire la conversazione e le relazioni sociali, stimolare la curiosità verso l’assaggio, contribuire ad accrescere consapevolezza negli studenti sul valore del cibo e di come si mangia, evitando sprechi e misurando i propri bisogni e quelli dei compagni”.

Oltre a promuovere un rapporto sano con il cibo e creare abitudini positive a tavola, i bambini sono chiamati a sperimentarsi sul piano logico-matematico. Informarsi sulle presenze, calcolare piatti e bicchieri, disporre le tovaglie. “Per i bambini più grandi – concludono le insegnanti - sarà anche un utile esercizio giornaliero che li aiuterà ad acquisire ed incrementare abilità logico-matematiche connesse al gioco e al riconoscimento dei tavoli associati a simboli diversi”.

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