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Braschi entra nell'Olimpo del calcio Hall of Fame in Palazzo Vecchio

Premiati a Firenze anche Carlo Ancelotti, Giuseppe Marotta e Sandro Mazzola.  Su Coverciano Nardella annuncia: "Potenzieremo l'area per renderla più strutturata ed efficace"

/ Simona Bellocci
Lun 19 Gennaio, 2015
Hall of Fame

L'ex arbitro Stefano Braschi ha ricevuto questa mattina, dalle mani del sindaco di Firenze Dario Nardella, il prestigioso riconoscimento della Hall of Fame di Figc, Federazione Italiana Giuoco Calcio e Fondazione Museo del Calcio, assegnato ogni anno ai più illustri protagonisti del rettangolo verde. La cerimonia di consegna, avvenuta in Palazzo Vecchio a Firenze di fronte ad una nutrita platea di ospiti del mondo del pallone, ha visto premiati anche Carlo Ancelotti, Giuseppe Marotta e Sandro Mazzola. Non erano presenti, per precedenti impegni, gli attesi Fabio Cannavaro, Diego Armando Maradona e Carolina Morace.

"Questo riconoscimento non deve essere soltanto un ringraziamento per quello che i premiati hanno fatto, ma anche un’incitazione a continuare a fare bene e interpretare modelli ed esempi per le nuove generazioni - ha ricordato il sindaco Dario Nardella - i valori dello sport sono una delle risposte più autentiche e incisive che possiamo dare al linguaggio dell’odio e della violenza che sta attraversando l’Europa - ha spiegato poi il primo cittadino".

Nardella ha parlato poi anche del Centro Tecnico Federale di Coverciano, ribadendo la volontà del Comune di "potenziare l'area per renderla più strutturata, efficace e adeguata alle esigenze moderne che la Nazionale incontra. Firenze è la casa degli azzurri e noi fiorentini siamo orgogliosi di ospitarla - ha tenuto a precisare il sindaco -gli azzurri devono sapere che le porte della nostra città sono sempre aperte".

Alla cerimonia è intervenuto anche direttore generale della Figc Michele Uva. "Il nostro calcio resta un punto di riferimento in tutto il mondo - ha sottolineato Uva - basti vedere il successo e la considerazione dei nostri allenatori o ei nostri arbitri. Sul fronte dei risultati il momento non è brillante, paghiamo un periodo in cui non si è investito ma non dimentichiamo che siamo un Paese che ha vinto quattro Mondiali, ora siamo in una fase di rinnovamento e di crescita".

L'evento è stato anche un momento non solo di premiazione e celebrazione ma anche di ricordi. A partire da quelli del mister del Real Madrid Carlo Ancelotti che ha donato al Museo del Calcio di Coverciano la maglia indossata al Mondiale di Italia ’90. L'allenatore ha "eletto" come momento più emozionante della sua carriera la Champions League vinta con il Milan a Manchester, nella storica finale tutta italiana contro i bianconeri della Juventus.

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