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Bus, novità in arrivo: da settembre l'abbonamento costerà meno

Dopo l'entrata in vigore della comunità tariffaria regionale e le istanze di Comuni, Enti locali e cittadini, la Regione Toscana ha presentato misure per rispondere alle criticità emerse 

/ Giulia Rafanelli
Lun 6 Agosto, 2018

Stando ai dati aggiornati al 2017 sono circa 250 mila i passeggeri che in Toscana ogni giorno prendono i bus per i propri spostamenti. Fino a ieri però che gli utenti pagassero biglietti con prezzi diversi a seconda che si trovassero a Prato, a Grosseto, o a Firenze.

LA TARIFFA UNICA. Proprio per superare questa situazione, il 1° luglio di quest’anno è entrata in vigore la comunità tariffaria regionale che ha cercato di introdurre una tariffa unica in una realtà regionale in cui vigevano circa 300 tariffe differenti. Dal 1° luglio nei capoluoghi di Provincia il costo di una corsa urbana ordinaria è di 1,50 euro, nei capoluoghi minori di 1,20. Per gli extraurbani si applica la metodologia a fasce chilometriche valida per i treni, mentre gli abbonamenti da 36 sono diventati 4: mensile, trimestrale, annuale a annuale studenti.

LE CRITICITÀ. Ad un mese dell’entrata in vigore della tariffa unica, tuttavia, sono emerse criticità che hanno spinto gli uffici dell’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, a trovare delle soluzioni che pesassero meno nelle tasche dei pendolari. In primis degli studenti che dal prossimo 10 settembre, data entro la quale le novità annunciate entreranno in vigore, potranno acquistare un abbonamento valido 10 mesi (anziché 12) godendo di ulteriori abbattimenti di prezzo oltre all’agevolazione sul reddito aperta a tutti i nuclei familiari con un ISEE certificato inferiore a 36 mila euro. Novità importanti anche per chi per andare al lavoro ha bisogno sia dell’abbonamento extraurbano che di quello urbano. L’integrazione mensile passa da 15 a 5 euro nei capoluoghi (ad eccezione di Firenze) e da 12 a 5 euro nelle altre reti urbane e saranno previsti sconti sull’annuale extraurbano per le distanze maggiori.

Ecco nel dettaglio le novità in vigore dal 10 settembre:

  • Carnet da 4 biglietti extraurbani con sconti che vanno dal 10 al 25%: lo sconto sarà del 10% rispetto al costo del titolo di corsa semplice per le prime due fasce chilometriche; sconto del 15% per la terza fascia; sconto del 20% per la quarta fascia; sconto del 25% dalla quinta fascia in poi.
  • Integrazione abbonamenti urbano/extraurbano: mensile passa da euro 15 a euro 5,00 nelle reti urbane delle città capoluogo (escluso Firenze), mentre passa da 12 a 5 euro nelle altre reti urbane, senza differenziazione ISEE.
  • Nuovo abbonamento per gli studenti valido 10 mesi (settembre-giugno) al prezzo di 8 mensilità nelle prime 3 fasce chilometriche; di 7,5 mensilità nelle altre fasce (sia per abbonamento ordinario che per l'abbonamento ISEE).
  • Agevolazioni per i lavoratori: riduzione del 5% disponibile per i dipendenti delle aziende che stipulano convenzioni di mobility management con impegno all'acquisto di almeno 20 abbonamenti annuali (urbani ed extraurbani) per azienda e previsione di rateizzazione mensile ai dipendenti.
  • Sconto sull'abbonamento annuale extraurbano. Attualmente l'abbonamento extraurbano è calcolato moltiplicando per 9,5 il titolo mensile per tutte le fasce. Con la modifica si interviene per abbattere il costo degli utenti delle fasce chilometriche più lontane. Nel dettaglio, il costo dell'abbonamento annuale sarà calcolato sul prezzo del titolo mensile moltiplicato per 9,5 fino alla terza fascia, moltiplicato per 9 nella quarta e quinta fascia e moltiplicato per 8,5 nelle restanti fasce, con applicazione anche alle già scontate tariffe ISEE.
  • Revisione dei livelli tariffari PEGASO per correggere le anomalie riscontrate, vista la complessità nella costruzione della tariffa.
  • Rimborso per chi aveva diritto alla tariffa ISEE a luglio. Per coloro che già hanno acquistato l'abbonamento a prezzo pieno valido per il mese di luglio pur rientrando nella fascia ISEE, ma non essendo in possesso della certificazione, mediante emissione di uno sconto da far valere sugli abbonamenti successivi. L'accesso allo sconto sarà subordinato alla richiesta del cliente in base alla procedura aziendale che sarà definita e comunicata.
  • Attivazione Piano sicurezza/ antievasione, con la previsione di nuovo personale dedicato e qualificato (guardie giurate, personale abilitato a tale funzione, ecc.) finanziato da Regione Toscana e pari impegno da parte aziendale. 
  • Riduzione del maggior costo del biglietto acquistato a bordo nelle fasce chilometriche da 40 km in avanti.

A tutto ciò si aggiunge, per i singoli Comuni, la possibilità di ammortizzare il rincaro bus (dove presente) con propri contributi. D’altro canto la Regione Toscana aveva la necessità, nel rispetto delle norme nazionali, di equilibrare il rapporto tra contributo pubblico e privato: per legge, infatti, il costo degli investimenti nel settore del trasporto pubblico può essere coperto con risorse pubbliche fino ad un massimo del 65%, il restante 355 deve provenire dal pagamento del biglietto.

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TIRANDO LE SOMME. Queste novità sono la risposta regionale a chi sosteneva che le nuove tariffe non avevano sortito altro effetto che quello di scoraggiare l’utilizzo del mezzo pubblico. Per la Regione Toscana la comunità tariffaria ha avuto in primis l’obiettivo di creare maggior equità nel variegato mondo dei biglietti in Toscana e di garantire il miglior rapporto possibile qualità/prezzo facendo corrispondere all’adeguamento dei costi un miglioramento del servizio: nuovi bus (275 quelli in esercizio tra il 2018 e il 2019 e destinati quasi a raddoppiare), nuove paline, sistema AVM sul 95% della flotta, un piano sicurezza anti evasione ma soprattutto, l’introduzione della tariffa agevolata per ISEE inferiori a 36 mila euro che, insieme al bonus trasporti, rappresenta la vera leva per il risparmio degli utenti.