Cultura/ARTICOLO

Casentino osservatorio glocal: arte contemporanea e diritti umani

Dal 29 settembre al 30 ottobre presso l'HYmmo Art Lab di Pratovecchio si terrà la mostra risultato della residenza d'artista che si è svolta in occasione del progetto 'Stand up for Africa'

/ Redazione
Mer 26 Settembre, 2018

Sabato 29 settembre inaugura presso la sede di HYmmo Art Lab, a Pratovecchio in provincia di Arezzo la mostra "Natura Naturans arte natura spiritualità" a cura di Pietro Gaglianò. La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre, è il risultato di una residenza d’artista svoltasi in Casentino in occasione della terza edizione di Stand Up For Africa, un’articolata iniziativa che vede il coinvolgimento di realtà associative e istituzionali del territorio.

Giunta alla terza edizione, l’iniziativa è curata quest’anno da Paolo Fabiani, artista e docente che ne è l’ideatore, e da Pietro Gaglianò, critico d’arte e curatore indipendente. Focalizzando il dramma delle popolazioni in fuga, Stand Up For Africa si pone l’obiettivo di creare un ponte tra le comunità locali e i migranti ospitati, in cui l’arte contemporanea svolge un ruolo fondamentale per incentivare l’inclusione e il superamento dei pregiudizi, con lo speciale interesse rivolto alle giovani generazioni.

Il tema di quest’anno, Natura Naturans, approfondisce le relazioni create nelle passate edizioni tra rifugiati, artisti operanti in Toscana e autoctoni partendo dall’osservazione della natura, in un contesto territoriale in cui è stretto il legame con l’arte e la spiritualità, grazie alla presenza di emergenze culturali e naturalistiche come il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli, il Santuario de La Verna e l’Eremo di Romena. 

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I tre artisti, Albien Alushaj, Marina Arienzale e Daniela Pitré, selezionati da Pietro Gaglianò, hanno lavorato in residenza insieme ai rifugiati: Peace Alufokhai, venti anni, nato a Benin City, Nigeria, in Italia dal 2017, Dian Foula Toure, venti anni, nato a Telimele, Guinea, in Italia dal 2017 e Mouhamed Yaye Traore, ventitre anni, nato a Djugou, Benin, in Italia dal 2016. 

La residenza ha avuto inizio il 30 agosto scorso e durante il periodo di permanenza a Pratovecchio gli artisti e i giovani coinvolti hanno compiuto quattro percorsi nel territorio (Walk to Love): coadiuvati da un’equipe composta da biologi, storici dell’arte e teologi, sono andati alla ricerca delle fonti ispiratrici di Natura Naturans per creare occasioni di riflessione da trasferire nei workshop. 

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