Innovazione/ARTICOLO

Dalla Scuola Sant'Anna di Pisa progetti hi-tech per iniziative di business

Presentata anche la prima protesi robotica dell'organo sessuale maschile

/ Redazione
Mar 21 Aprile, 2015
Robot

Dall'estrazione del petrolio ispirata alle radici delle piante, alle nuove protesi per la mano o per gli arti inferiori, passando per le case dove design e tecnologia vanno a braccetto, fino al sistema che verifica in tempo reale se il cibo che stiamo per magiare è ben conservato e alla prima protesi robotica del pene.

Sono le idee destinate a trasformarsi in altrettante imprese ad alta tecnologia, sviluppate nel corso High-tech business venturing, finanziato dalla Regione Toscana e coordinato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. I progetti sono stati presentati a una platea di potenziali investitori nella giornata conclusiva del corso coordinato da Andrea Piccaluga, docente di economia e gestione delle imprese e delegato del rettore per il trasferimento tecnologico e il territorio.

Il progetto per la prima protesi robotica del pene ha l'obiettivo di mettere a punto una tecnologica che nel prossimo futuro possa rivelarsi dominante nel campo del trapianto del pene. I progettisti spiegano che "attraverso l'integrazione di un meccanismo di erezione, attivato in modo naturale, questa protesi robotica potrebbe essere accolta senza problemi dai pazienti e la sua tecnologia potrebbe rivelarsi dominante nel campo del trapianto del pene".

Ma gli allievi della Scuola hanno lavorato anche nel settore dell'estrazione petrolifera proponendo una tecnologia innovativa e meno impattante sotto il profilo ambientale con un robot ispirato alle radici delle piante, sviluppato una protesi di mano nella quale l'impianto neurale è capace di assicurare un controllo efficace e preciso nel tempo, ripristinando anche il ritorno sensoriale o nello sviluppo di un sistema di misurazione di pratiche mediche preventive non cliniche, utilizzando per la sua realizzazione materiali "smart" e sistemi informatici "embedded", cioè non visibili.

Infine, "Nasum" è l'acronimo di "Non-invasive Analysis for Safe Uncontaminated Meals" e mira alla creazione e allo sviluppo di un dispositivo portatile e non invasivo in grado di rilevare la contaminazione e il deterioramento dei cibi, individuando l'eventuale presenza dei principali organismi patogeni, quindi responsabili delle malattie da intossicazione alimentare, come il botulino e la salmonella.