Escher è stato un artista olandese conosciuto soprattutto per le sue incisioni che hanno per oggetto immagini basate su simmetrie che esplorano infinito, paradossi matematici e prospettive impossibili. Dal 13 ottobre 2017 fino al 28 gennaio 2018 Palazzo Blu a Pisa ospiterà una rassegna completa di tutti gli ipnotici, sorprendenti e spiazzanti capolavori del grande artista, con il contributo di alcune curiose soluzioni espositive progettate dall’architetto Cesare Mari.
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Il giovane Escher studiò a Delft e ad Haarlem, storiche città d’arte dell’Olanda: il suo maestro fu un incisore ebreo sefardita, Samuel Jessurun de Mesquita, che incontrerà un triste destino ad Auschwitz. Su suo consiglio, Escher cominciò a studiare l’arte matematica-razionale della tradizione ebraica e islamica, confrontandola con i movimenti dell’avanguardia europea.
L’Italia ha un peso rilevante nella vita di Escher, l’artista visse infatti a Roma dal 1923 al 1935 con la moglie che sposò a Viareggio nel 1924. É in Italia che nascono i suoi figli e lui ricorderà gli anni italiani come i migliori della sua vita. Escher viaggiò in Italia in cerca di ispirazione attratto dai piccoli villaggi della Calabria e della Sicilia ma lasciò l’Italia per la Svizzera perché non sopportava il fascismo. Negli anni ’40 si trasferì in Belgio e poi tornò in Olanda da qui cominciò il suo periodo artistico più prolifico in cui abbandonò la rappresentazione della realtà per concentrarsi sul suo paesaggio interiore. Simmetrie, paradossi geometrici, architetture impossibili che inducono a moti senza fine, la matematica e il calcolo sono componenti chiavi per capire l’arte di Escher.
La mostra "Escher" a Palazzo Blu si articola in nove sezioni: Volti, Animali, Oggetti e riflessi, Geometrie e ritmi, Paesaggi, L’artista, Architetture fantastiche, Nature, Autoritratti. Insieme a una selezione straordinaria di oltre cento opere di Escher, i visitatori troveranno alcune testimonianze dei secoli precedenti, in larga parte provenienti da Pisa stessa: frammenti marmorei con decorazioni in stile cosmatesco, tarsie lignee con la rappresentazione di solidi geometrici, le incisioni di G.B. Piranesi con architetture fantastiche e prospettive suggestive.
La mostra è l’occasione per ripercorrere le tappe della creatività dell’artista, soffermandosi in modo particolare sui lunghi e decisivi soggiorni in Italia, tra scenari naturali e memorie artistiche che segnarono in modo profondo il suo stile.
Per informazioni:
http://palazzoblu.it/
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