Il primo trimestre del 2015 si chiude con una lieve contrazione per le esportazioni della Toscana. I dati resi noti da Unioncamere segnano infatti un -0,4%, al netto delle transazioni di metalli preziosi. Un numero su cui pesa in maniera decisiva l’effetto base legato all’esaurirsi di commesse pluriennali di prodotti della meccanica verso la Repubblica di Corea, contabilizzate dodici mesi fa e che 'falsano' il valore di confronto al 2014: infatti, scorporando il resto dell'export dal dato ceco, l’andamento delle esportazioni è pari al +3,8%.
La nuova fase di ripresa della domanda estera avviatasi nel 2014 registra comunque un rallentamento, legato a difficoltà sui mercati extra UE-28 (-1,6%) non del tutto bilanciate dalla crescita del mercato interno all'Unione Europea (+1,1%) a causa principalmente della persistente debolezza dei paesi appartenenti all’area dell’Euro (-2,2%).
“Dopo i buoni risultati conseguiti nel corso del 2014 - commenta Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana - il rallentamento delle esportazioni regionali è da collocarsi in un quadro internazionale molto variabile, fatta eccezione per la solida crescita del mercato statunitense, grazie anche all’accelerazione impressa dalle condizioni favorevoli del cambio. Già in coda al 2014 si era potuta osservare un’accresciuta variabilità nell’andamento della domanda sui diversi mercati geografici, ed il risultato del primo trimestre 2015 conferma questa tendenza".
Nel primo trimestre dell’anno le esportazioni regionali continuano ad essere sostenute dalle vendite di beni di consumo e beni strumentali. In ripresa le vendite di prodotti agroalimentari (+12,9%) con una buona crescita di bevande (+20,5%) e oli (+8,4%), nonostante la contrazione della produzione. Non bene il tessile (-2,2%), ma il sistema moda resta in positivo grazie all’ottimo andamento di cuoio e pelletteria (+8,5%), soprattutto sui mercati extra UE (Svizzera, Repubblica di Corea, Stati Uniti, Giappone). Bene il settore cartario (+10,5%) e la farmaceutica (+14,6%) sui mercati UE (e, in particolare, in Francia e Germania).
Tra i beni strumentali, rallentano le vendite dei prodotti della meccanica: la contrazione è imputabile all’export di macchine per impieghi generali (-18,6%), mentre crescono le esportazioni della meccanica strumentale (+8,3%). In ripresa, infine, prodotti in metallo (+18,0%), apparecchi elettrici (+5,3%) ed elettronica (11,0%).
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