Innovazione/ARTICOLO

Fare una buona birra è facile come berla con ‘IoBirro’

Intervista a Giuseppe Ureni geniale inventore insieme a Curzio Bartolini dell’elettrodomestico hi-tech per farsi, in casa, birra di alta qualità

/ Costanza Baldini
Lun 30 Ottobre, 2017
ioBirro

Farsi la birra in casa come in un vero birrificio con un metodo facile, sicuro, in poco tempo e poco spazio, usando un unico contenitore e con ingredienti biologici e di qualità. Da oggi è possibile grazie a ‘IoBirro’ un elettrodomestico e che è a tutti gli effetti un ‘micro-birrificio’ personale, che permette a tutti, anche se inesperti, di produrre birra di alta qualità, guidati passo, passo in tutte le fasi del procedimento. L’idea è nata quasi per gioco a due appassionati di birra: Giuseppe Ureni e Curzio Bartolini.

Ciao Giuseppe! Come e quando è nata l’idea di ‘IoBirro’?
È nata da una passione, quella della birra artigianale che produco a casa da diversi anni, e dalla necessità di rendere più semplice il procedimento per farla, abbastanza lungo e laborioso. Io e Curzio Bartolini abbiamo lavorato insieme, cercando di pensare come poter automatizzare tutto e mettere chiunque, esperti e non, in grado di produrre il proprio capolavoro di birra. Così, anni fa, è nato un prototipo, che è piaciuto molto ad amici e conoscenti, e questo piccolo successo ci ha dato la fiducia per provare a proporre qualcosa di professionale su questo nuovissimo mercato. Il nostro elettrodomestico, nella sua nuova versione, ha una taglia del tutto compatibile con le normali dimensioni domestiche e può produrre 20 litri di ottima birra artigianale. Si fa tutto dentro un recipiente di acciaio inox, lavabile in lavastoviglie, e con tempi e temperature controllate da un’elettronica con display touch. Basta scegliere, con tre semplici selettori a barra, le caratteristiche della birra che vogliamo come amaro, colore, grado alcolico ecc… e la nostra app per smartphone seleziona automaticamente le ricette e gli ingredienti da acquistare.

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Quali ingredienti sono necessari?
Gli ingredienti sono quelli delle migliori birre di qualità sul mercato: malto d'orzo, acqua, luppolo e lieviti. Tutto questo va mescolato in fasi diverse e a temperatura controllata.

Ma i malti dove si comprano?
Ci sono numerosi siti online dove si possono acquistare (ad esempio www.birramia.itwww.mr-malt.itwww.pinta.it); ci piacerebbe, in futuro, collegare direttamente la nostra app ad uno di questi fornitori per rendere ancora più immediato e facile l’acquisto degli ingredienti.

Fammi capire, se io volessi farmi una birra bionda che è il tipo che piace a me, cosa dovrei fare?
In sintesi, il  malto d’orzo va messo in infusione nell'acqua a varie temperature. Il procedimento di variare la temperatura nel tempo serve principalmente perché nel malto d'orzo ci sono gli amidi che con la temperatura si trasformano in zuccheri. Le diverse temperature cambiano il grado alcolico e il gusto della birra. Finito questo procedimento, che si chiama ‘mash’, la birra viene filtrata (ma  con i grani che vengono scartati si possono fare anche ottimi biscotti e dolci), quindi bollita. In questa fase viene aggiunto il luppolo che dà  il giusto amaro alla birra. Dopo segue un raffreddamento e l’aggiunta dei lieviti che “mangiano gli zuccheri” trasformandoli in grado alcolico e co2. Questo è, a grandi linee, il procedimento. Di solito c'è bisogno di una manualità abbastanza importante mentre con la nostra macchina è tutto automatico o guidato e alla portata di tutti. Alla fine bisogna solo imbottigliare e aspettare qualche giorno che la birra giunga alla giusta maturazione.

Quando sarà in vendita?
Presto. Stiamo terminando l’ultimo prototipo, frutto di tante evoluzioni. Stiamo aspettando il prezzo di alcuni componenti ma abbiamo già studiato il modo migliore per mettere su una produzione in modo snello ma efficiente. Vogliamo lanciare il nostro primo modello all’inizio del 2018 con una campagna di cowdfunding.

Questo è il vostro lavoro principale?
Siamo progettisti in una società multinazionale, io mi occupo di meccanica e Curzio di automazione. Per portare avanti il nostro progetto di “io Birro” abbiamo lavorato tanto nei nostri momenti liberi, la sera e nel fine settimana, spinti dall’entusiasmo di tutte le persone con cui abbiamo condiviso le varie fasi di questa bella avventura.

Il ruolo dell'incubatore quale è stato?
Il ruolo dell’incubatore di Rosignano, in collaborazione con quello del Polo tecnologico di Navacchio, è stato davvero molto importante perché ha contribuito a far maturare una visione esclusivamente  tecnica, verso una più aziendale, a 360 gradi. Ci hanno aiutato a pensare un modello di business sostenibile e a ragionare sull’impatto di ogni nostra decisione: in sostanza a dare una forma “di azienda” a quella che era una buona idea.

Ma il prezzo di questo oggetto? Mi piacerebbe regalarlo a Natale 2018
Il prezzo è in via di definizione. Contiamo di definirlo al più presto perché è la cosa forse più importante per chi acquista. Non possiamo che augurarci che a Natale 2018 il nostro elettrodomestico hi-tech per la birra sia tra i regali più gettonati!

Per informazioni:
http://iobirro.it/

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