Enogastronomia/ARTICOLO

Folklore, gastronomia e cultura si incontrano allo storico Palio di Buti

Torna a gennaio la festa che offrirà i pitti tipici della tradizione pisana in attesa del gran finale domenica 17 con la corsa a prendere il "cencio"

/ Redazione
Sab 9 Gennaio, 2016
Palio di Buti

Sette contrade, un grazioso paese in provincia di Pisa e una delle corse a cavallo più antiche d’Italia. Sono questi gli “ingredienti” principali del Palio di Buti, un evento che riesce a unire sapientemente storia, folclore, gastronomia e cultura. Una manifestazione attraverso la quale il borgo toscano rinnova una tradizione che affonda le sue radici nel XVII Secolo, celebrando al contempo il proprio passato con una spettacolare rievocazione storica e la propria cucina con le cene itineranti e le “trippate” in piazza.

Già, perché anche quest’anno nei giorni della festa - in programma il 3, 9, 10, 14, 15, 16 e 17 gennaio - per tutte le vie del paese si sentirà l’inconfondibile profumo della “trippa alla butese”, il piatto tipico della festa di San Antonio Abate a base di trippa di manzo cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro. E grazie alle cene itineranti si potranno gustare i piatti tipici della tradizione contadina locale nelle vecchie scuderie, frantoi e teatri: zuppa di cavolo, maccheroni al sugo di coniglio, bordatino alla pisana (una zuppa a base di farina di mais e cavolo nero), fagioli all’uccelletta con salsicce, costine di maiale in umido con olive e polenta, ritagli di maiale con cavolo nero, castagnaccio, cantucci nel vin santo, cialde con panna e cioccolata e ciambelle fritte.

Il tutto in un clima di attesa in vista della corsa, in programma domenica 17 gennaio. Seguendo un antico rito, il risveglio sarà scandito dalla Messa dei Cavallai, e successivamente da un’abboffata di trippa e vino; a metà mattina le contrade, precedute dal cavallo e dal fantino con i quali gareggeranno nel pomeriggio, attraverseranno le vie del centro fino al sagrato antistante la Pieve, dove insceneranno la rievocazione storica preparata con cura durante tutto l'anno: qui saranno consegnati ai fantini la giubba e la berretta, e saranno benedetti i cavalli.

Alle 14 prenderà il via il Palio, che si corre lungo la “via Nuova”, la principale strada di accesso a Buti, ricoperta per l’occasione da uno strato di terra battuta: su questo percorso in salita di circa 700 metri, fra lazzi, scherzi e un tifo da stadio, le Contrade si giocheranno in tre “batterie” e nella corsa finale l’onore e il lavoro di un anno intero. Il vincitore si aggiudicherà il Palio – detto anche Cencio – che viene dipinto ogni anno da un artista diverso, e a dorso del proprio cavallo verrà condotto in trionfo per le vie del paese dai contradaioli in festa.

La prima edizione della versione moderna della corsa risale al 1961, ma a Buti questa tradizione risale addirittura nel XVII Secolo, quando in occasione dei festeggiamenti di San Antonio Abate - protettore degli animali -  venivano benedette le stalle del paese. Il Palio di Buti, insomma, è diventato nel corso degli anni uno degli eventi più interessanti d’Italia non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale ed enogastronomico.

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