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Il progetto Galileo e i relativi investimenti che faranno della Toscana il più grande centro mondiale per la produzione di turbine di nuova generazione per l'estrazione di gas e petrolio vanno avanti, lo ha ribadito ieri Jeffrey Immelt, Ceo di General Electric, al presidente della Regione Enrico Rossi, nel corso di un colloquio alla vigilia del meeting annuale dell'azienda che si è aperto ieri a Firenze.
"L'amministratore della multinazionale - ha riferito Rossi - ha confermato l'interesse per la Toscana e l'apprezzamento per il ruolo delle istituzioni, anche per i nuovi obiettivi come il cantiere che Ge Oil and gas intende allestire nel porto di Piombino e per la fornitura di tecnologia per la geotermia. Il progetto Galileo prevede un investimento di circa 600 milioni. Le istituzioni italiane intervengono con 64 milioni di cui 24 finanziate dalla Regione Toscana con fondi europei. È anche grazie all'impegno della Regione - ha proseguito Rossi - se General Electric ha mantenuto l'insediamento in Toscana, con oltre 4000 addetti diretti e indiretti e un volume di affari che rappresenta già circa il 3% del PIL regionale".
Il protocollo è stato firmato nel gennaio 2016 e l’accordo nel novembre dello stesso anno. Rossi ha ricordato il ruolo della Regione nel raccordo con il ministero, come testimonia la presenza a Firenze, mercoledì 1 febbraio, del ministro Carlo Calenda. L'amministratore di GE, su domanda del presidente Rossi, ha rassicurato sul fatto che le politiche di Trump non cambieranno le prospettive di GE per l'Italia.