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Innovazione: da Pisa arriva Zerynth, suite di sviluppo per microcontrollori

Il software – nato da una startup dell’Ateneo e conosciuto fino a oggi come Viper – è disponibile sul mercato da questa settimana

/ Redazione
Ven 4 Marzo, 2016
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Ad appena un anno dal lancio su Kickstarter la suite per lo sviluppo di soluzioni interconnesse tipiche dell’internet delle cose Viper – nata da una start up dell’Università di Pisa – diventa Zerynth, ed entra finalmente sul mercato. I quattro ricercatori (Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei, Giacomo Baldi e Gabriele Montelisciani) hanno concluso il percorso che li ha portati alla versione commerciale del software, iniziando così una nuova avventura con un prodotto rinnovato e perfezionato. Il 1° marzo è avvenuto il rilascio della versione acquistabile della suite che ha creato un nuovo modo di avvicinarsi al mondo dei microcontrollori e che consente ai professionisti e agli appassionati di elettronica di progettare e programmare oggetti interattivi con sforzi ridotti, in un linguaggio di alto livello (il Python) e in tempi brevi.

“Crediamo molto nell’unicità dei nostri strumenti – commenta Gabriele Montelisciani, amministratore di Zerynth – Viper è stato un grande nome per la nostra suite, ma purtroppo altre aziende di rilievo si chiamano così da decenni, di modo che Viper è un nome troppo comune e può confondersi con altre realtà. Visto che sia il prodotto che la startup sono cresciuti, ci è sembrato il momento di cambiare nome contestualmente al rilascio della versione commerciale”.

Al momento la startup conta migliaia di utenti che hanno sviluppato decine di soluzioni in diversi settori: vetrinistica, retail, produzione e logistica – e questo in soli nove mesi di vita di Viper in versione Beta. Gli strumenti di Zerynth sono pensati per la progettazione e la programmazione di alto livello di dispositivi interattivi e nativamente connessi a internet e a smartphone e tablet. La nuova versione del programma differisce inoltre rispetto alla versione Beta in alcuni dettagli, come spiega Giacomo Baldi: “La nuova versione è più stabile e completa, abbiamo risolto tutti i bug, creato delle nuove librerie e supportato nuovi sensori. Ci sono poi nuove funzioni matematiche, così come nuovi drivers per supportare protocolli di comunicazione diversi quali l’MQTT – il nuovo standard ISO per l’internet of things – lo smart bluethooth, e altre caratteristiche che interessano gli sviluppatori. Siamo inoltre compatibili con le schede Flip&Click prodotte da Mikroelektronika”.

La suite di Zerynth è composta da Zerynth Studio, un IDE basato su browser per la programmazione in Python; Zerynth Virtual Machine, un sistema operativo real-time che fornisce una reale indipendenza dall’hardware permettendo il riutilizzo del codice su qualsiasi architettura ARM; e infine Zerynth App, una App grazie alla quale qualsiasi cellulare si trasforma nel telecomando e nel display degli oggetti programmati con Zerynth. Questa suite è un insieme di strumenti compatibili con le diverse infrastrutture cloud hardware, in grado di ridurre il time to market e i costi di sviluppo di oggetti o infrastrutture.

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