In bungalow, in tenda o in camper, poco importa purché sia turismo en plein air, una vera e propria “scelta di viaggio” e di esperienza molto in voga, soprattutto in Europa. Un settore in crescita, nonostante la crisi economica e le prolungate piogge che hanno interessato la Toscana nei mesi primaverili ed estivi. A darne conferma sono i dati dell’Osservatorio Turismo Aria Aperta relativi al 2014: 10 mila pernottamenti (+0.5%) per il comparto che conta 255 strutture, 180 mila posti letto e 8 mila addetti. Un settore che – dati alla mano - vede campeggi e villaggi rappresentare il 20% del fatturato regionale del comparto turismo.
“I segnali sono incoraggianti – ha commentato Giampiero Poggiali, presidente di Faita Federcamping Toscana. In un anno non facile gli operatori di questo settore hanno saputo proseguire nella loro opera di rinnovamento e miglioramento delle strutture e consolidare così il fatturato in attesa di una vera stagione di ripresa”.
Una ripresa segnata dall’incremento del fatturato pari all’1%, con una buona performance di Grosseto che cresce del +3.7%. A scegliere la vacanza all’aria aperta sono, in parti uguali, viaggiatori italiani e stranieri. Tra questi ultimi (su tutti francesi, tedeschi e olandesi) ci sono anche i nuovi “tuscany lovers”, che arrivano da Russia e Polonia.
Le strutture più utilizzate negli ultimi anni, soprattutto nelle zone balneari, sono quelle fisse come bungalow e case mobili (35%). Sono invece tende e caravan ad avere la meglio nelle città d’arte. In Toscana – rivelano ancora i dati dell’Osservatorio – complessivamente la struttura turistica principe per il viaggiatore all’aria aperta rimane la roulotte (28,8%), seguita da case mobili (28,1%), bungalow (15,7%) e camper (14,8%). Fanalino di coda è invece la tenda (12,6%), sempre meno utilizzata in vacanza.
Al di là dei numeri positivi, gli operatori del settore turismo en plein air chiedono alla Regione - attraverso la voce del presidente di Faita Toscana Poggiali - di avviare una semplificazione normativa e delle tasse locali. “E’ necessario procedere allineando le imposte– spiega il presidente - che chiede anche di destinare le risorse della tassa di soggiorno a investimenti nel settore turismo”.