Cultura/ARTICOLO

La carica dei soldatini nella sede della Fondazione CR Firenze

In mostra a Firenze fino al 17 febbraio 2019 due collezioni uniche al mondo che raccontano la storia dell'epopea napoleonica

/ Redazione
Ven 14 Dicembre, 2018

Due collezioni, quella di soldatini “Alberto Predieri” della Fondazione CR Firenze e quella di incisioni napoleoniche della Fondazione Livorno si fondono in una mostra dedicata all’epopea napoleonica. L'esposizione che si terrà nello Spazio Mostre della Fondazione CR Firenze fino al 17 febbraio si intitola ‘‘Napoléon” ed è a cura di Monica Guarraccino e Giuseppe Adduci, promossa e finanziata da Fondazione CR Firenze e da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con il patrocinio dei Consolati Onorari di Francia a Livorno e a Firenze, in collaborazione con il Polo Museale della Toscana e il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche all’Elba e con la partecipazione della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. 

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Sono presentati 500 soldatini della raccolta ‘Alberto Predieri’ appartenente alla Fondazione CR Firenze e 41 incisioni della raccolta della Fondazione Livorno. I soldatini di piombo fanno parte di una raccolta di 1.700 esemplari, unica al mondo, riproducenti soggetti di un periodo storico che va dal XVIII secolo al Risorgimento Italiano, con particolare attenzione al periodo napoleonico. Il Professor Predieri, docente di diritto pubblico e grande esperto di economia, di storia e di storia dell’arte, ha raccolto questi pezzi durante tutta la sua vita e dopo la sua scomparsa, nel 2001, la consorte Signora Francesca Rousseau li ha donati alla Fondazione CR Firenze perché li esponesse al pubblico e oggi la collezione è collocata in maniera permanente nella sede della Fondazione. In mostra anche altri pezzi esposti al pubblico per la prima volta.

Le incisioni sono prevalentemente di produzione italiana della prima metà del XIX e raccontano in particolare la carriera militare di Napoleone, dai primi successi militari del giovane generale a Tolone nel 1793 fino all’esilio a Sant’Elena e alla morte il 5 maggio 1821. Si tratta di una selezione di un ben più vasto patrimonio costituito con una paziente ricerca nel corso degli anni e rappresenta un significativo tassello per la ricostruzione della storia dell’iconografia napoleonica.

“Dopo il grandissimo successo di pubblico registrato l’estate scorsa a Portoferraio, al Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Elba, che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti stranieri cultori del mito Napoleone, siamo lieti di proporre anche al pubblico fiorentino questa bella mostra nata dalla collaborazione di due fondazioni toscane, Fondazione Livorno e Fondazione CR Firenze – ha dichiarato Luciano Barsotti, Presidente di Fondazione Livorno - Arte e Cultura. La mostra affianca due collezioni distinte ma entrambe riconducibili all’epopea napoleonica e rinnova la consueta e proficua intesa tra le due Fondazioni che, seppure con risorse diverse, cercano di promuovere un percorso di approfondimento costante e inedito nel settore dell’arte”.

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