La mostra Ambrogio Lorenzetti al Santa Maria della Scala, aperta al pubblico lo scorso 22 ottobre e la cui chiusura era prevista il 21 gennaio 2018, viene prorogata, a grande richiesta, fino all'8 aprile 2018. Nel corso di questi mesi l'esposizione ha ottenuto grandi consensi di pubblico, registrando finora oltre 35mila presenze, oltre ai riconoscimenti da parte della stampa italiana e internazionale che l’ha inserita ai vertici delle mostre più interessanti dell’anno in Europa. Alla luce del successo ottenuto, si è quindi lavorato per prolungarne l'apertura affinché possa essere visitata da coloro che non hanno avuto ancora modo di ammirare le opere del grande pittore senese ed anche per rispondere alle richieste che continuano a giungere agli organizzatori.
“Non è stato per niente semplice, ma ce l'abbiamo fatta: la mostra continuerà, dopo il grande successo di pubblico e critica, suggellando la crescita del Santa Maria della Scala e delle politiche culturali e turistiche di Siena. Ambrogio ci accompagnerà fino alla primavera, per i senesi che non l'hanno ancora visitata o vogliono tornarci, per gli storici dell'arte ed i critici, e per i tanti turisti che avranno un motivo in più per scegliere Siena, scoprendo un capitolo fondamentale dell'arte medievale mondiale” ha commentato il Sindaco Bruno Valentini, che ha voluto con forza la proroga della mostra.
La mostra rappresenta il culmine di un progetto scandito “in più tappe”, avviato nel 2015 e mirato ad una profonda conoscenza dell'attività dell'artista, ad una migliore conservazione delle sue opere e a favorirne l'avvicinamento da parte del pubblico.
Ambrogio Lorenzetti, nonostante sia considerato uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca, è ancora poco noto al grande pubblico. Gli studi - spesso di livello altissimo - si sono concentrati, infatti, quasi esclusivamente sui suoi affreschi del Palazzo Pubblico di Siena, le Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e nel suo contado, manifesti cruciali dell’etica politica delle città-stato italiane nella tarda età comunale e in specie del governo senese dei Nove. Ma la densità concettuale di questo insieme di affreschi ha messo in ombra il resto delle sue opere pittoriche. Si pensi che su Ambrogio Lorenzetti non esiste nemmeno una moderna e affidabile monografia scientifica.
In mostra tornano a vivere il ciclo di affreschi staccati della cappella di San Galgano a Montesiepi e il polittico della chiesa di San Pietro in Castelvecchio a Siena (nell’occasione più correttamente ricomposto e riunito con l’originaria cimasa raffigurante il Redentore benedicente) il ciclo di affreschi della chiesa di San Francesco e quello nella chiesa di Sant’Agostino, nel cui capitolo Ambrogio Lorenzetti dipinse un ciclo di storie di Santa Caterina e gli articoli del Credo.
Sono inoltre esposte opere provenienti dal Louvre, dal National Gallery, dalle Gallerie degli Uffizi, dai Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte, dal Yale University Art Gallery.
Per informazioni:
http://www.santamariadellascala.com/it/mostre/ambrogio-lorenzetti/
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