Cultura/ARTICOLO

Le più belle biblioteche di Firenze vere e proprie opere d'arte

Un viaggio fotografico negli scrigni fiorentini che conservano alcune delle raccolte librarie più importanti del mondo

/ Costanza Baldini
Ven 30 Ottobre, 2015
Biblioteca degli Uffizi

Firenze culla del Rinascimento è famosa in tutto il mondo per la bellezza dei suoi musei, delle sue chiese e delle sue piazze ma non tutti sanno che in questa città si trovano alnche alcune delle biblioteche più belle del mondo.


Iniziamo ovviamente dalla Biblioteca Nazionale Centrale in piazza Dei Cavalleggeri, aperta al pubblico nel 1747, con il nome di Biblioteca Magliabechiana, è la più grande biblioteca italiana e possiede più di sei milioni di volumi.

Poco nota al grande pubblico, la Biblioteca degli Uffizi situata sotto il loggiato, vicino all’entrata della galleria è stata fondata nella seconda metà del XVIII secolo dal Granduca Pietro Leopoldo e nel corso degli anni si è specializzata nel settore storico artistico per rispondere alle esigenze di studio e documentazione sui musei.

La Biblioteca Marucelliana (via Cavour, 43) nacque per volontà dell'abate Francesco Marucelli, dal quale prende il nome, è il frutto della donazione della sua ricca e cospicua libreria personale con lo scopo di facilitare nello studio i giovani poveri. Fu aperta al pubblico nel 1752.

La Biblioteca Riccardiana (Palazzo Medici Riccardi in via Ginori, 10) fu fondata verso il 1600 da Riccardo Riccardi e fu collocata dove si trova adesso alla fine del XVII secolo. Nel 1715 venne aperta al pubblico. Nel 1812 rischiò di essere venduta all'asta, ma il Comune fu autorizzato dal Governo Napoleonico ad acquistarla per 131.000 franchi nel 1813 e la cedette due anni dopo allo Stato.

La Biblioteca Medicea Laurenziana (piazza San Lorenzo, 9) è una delle principali raccolte di manoscritti al mondo, nonché un importante complesso architettonico di Firenze, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534. I lavori terminarono soltanto nel 1571, anno dell'apertura al pubblico.

Il primo nucleo della Biblioteca dell’Accademia delle Belle Arti (via Ricasoli, 66) fu costituito nel 1801 con l'acquisto, patrocinato dall'allora presidente Giovanni Degli Alessandri, della biblioteca appartenuta all'architetto Giuseppe Salvetti. Contiene testi relativi alla storia dell’arte e della musica.

Il Gabinetto Vieusseux in piazza Strozzi, Fu fondato nel 1819 a Firenze da Giovan Pietro Vieusseux, banchiere, mercante ed editore e divenne nel secolo XIX punto d'incontro tra la cultura italiana e quella europea. Conserva numerosi fondi di biblioteche private.

La Biblioteca Berenson si colloca appena fuori Firenze nella bellissima Villa I Tatti (via Vincigliata, 26) vicina al confine comunale con Fiesole. Già residenza dello storico dell'arte Bernard Berenson che ci visse fin dal 1900, la villa, con l'annessa biblioteca e la collezione d'arte, fu da quest'ultimo destinata nel 1936 con un lascito all'Università Harvard, che vi insediò il centro di ricerca sul Rinascimento italiano.