Anche il Presidente della Repubblica ha fatto sentire la sua vicinanza a Livorno. «Questo giorno di memoria solleciti riflessione e impegno comune, per operare con rigore, in piena collaborazione tra gli organismi interessati, mantenendo come unico punto di riferimento gli interessi e i diritti delle comunità». Sergio Mattarella si rivolge così alla città e ai familiari delle vittime dell’alluvione di un anno fa. Lo fa con un messaggio in cui scrive che il modo più «rispettoso e coerente» per onorare le vittime innocenti è «operare per il ripristino di equilibri ambientali sostenibili».
«A un anno dalla tragica alluvione che sconvolse Livorno portando morte, paura, distruzione, desidero rinnovare il cordoglio per le tante vite umane spezzate ed esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime, ai loro amici, alla città intera» aggiunge Mattarella. «Davanti alla calamità i livornesi hanno dimostrato, ancora una volta, il loro animo ricco di solidarietà e intraprendenza, liberando dal fango molte abitazioni e aree nevralgiche per la vita quotidiana delle persone e della comunità. Una risposta generosa e corale - a cui contribuirono tanti giovani - che costituisce una ragione di orgoglio, che legittimamente si iscrive nella memoria di quei giorni drammatici accanto alle ferite, purtroppo, indelebili che l'alluvione ha provocato».
Il Presidente della Repubblica prosegue dicendo che «l’Italia intera, partecipe, non dimentica il profondo dolore di chi ha pagato il prezzo più elevato alla furia eccezionale del maltempo e alla negligenza nella cura del territorio. Il modo più rispettoso e coerente per onorare le vittime innocenti è operare per il ripristino di equilibri ambientali sostenibili, riducendo il rischio idrogeologico ed elevando gli standard di sicurezza, nella consapevolezza che la gestione del territorio costituisce un unico ambito nell'equilibrio tra aree urbane e rurali. Questo giorno di memoria - conclude - solleciti riflessione e impegno comune, per operare con rigore, in piena collaborazione tra gli organismi interessati, mantenendo come unico punto di riferimento gli interessi e i diritti delle comunità».