Un uragano che ha spazzato via tutto, distrutto la pineta di Forte dei Marmi, danneggiato in maniera devastante Pistoia, colpito le imprese del florovivaismo, fatto crollare parte delle Mura storiche di Prato, soffiando fino a 140 km orari in quasi tutta la Toscana. Alberi abbattuti, tetti scoperchiati, capannoni semidistrutti, una furia mai vista quella del ciclone che il 5 marzo scorso ha colpito gran parte del territorio regionale, causando anche morti.
Oggi i toscani si rimboccano le maniche e provano a fare la conta dei danni. Il Governo e la Regione – assicurano – sono pronti a fare la loro parte. Proprio questa mattina si sono incontrati infatti a Firenze, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il presidente toscano Enrico Rossi e una delegazione di agricoltori e vivaisti pistoiesi, per fare il punto della situazione. Proprio per il settore del florovivaismo si stimano circa 300 milioni di danni, un bilancio tragico, reso ancora più preoccupante dal fatto che circa il 30% delle aziende rischiano di non riaprire i battenti.
"Sicuramente - ha aggiunto il ministro Martina - daremo una mano nel brevissimo ad alleggerire, dal lato dei costi, le aziende che sono interessate da questa vicenda. E qui il tema della stima dei danni e del meccanismo dichiarazione di calamità è fondamentale per poter poi far scattare alcune deroghe, rinvii e alcune attività di alleggerimento dei pagamenti su diversi fronti. Poi - ha proseguito il ministro - possiamo cominciare a lavorare sull'accompagnamento al credito per queste aziende, specifico nel settore, e anche qui abbiamo immaginato un paio di piste di lavoro".
Insomma, adesso la prima cosa da fare è quantificare i danni. Lo hanno ripetuto più volte sia Martina che Rossi, solo con i dati alla mano sarà possibile quindi prevedere un piano di azione per risollevare il settore e prevedere aiuti concreti per le aziende.
“Una volta che avremmo fatto la conta dei danni chiederemo al Governo nazionale di assumere il decreto della dichiarazione dello stato di emergenza” - ha fatto sapere il Governatore. Rossi ha poi ricordato che la Regione ha già attivo un provvedimento con scadenza 27 marzo prossimo che l’ente proverà a prorogare. Si tratta di un finanziamento fino a 25 mila euro a tasso zero rivolto a piccole, medie imprese e partite iva che abbiano subito danni da calamità naturali. Il presidente ha ribadito poi che proprio nella seduta di Giunta di oggi saranno discussi anche piani di aiuto per le famiglie. In questo caso il contributo regionale dovrebbe arrivare ad un massimo di 5000 euro, che dovrebbero essere erogati per i nuclei con reddito massimo Isee fino a 36000 euro. Insomma, la volontà di sistemare le cose c’è. Il ministro Martina l’ha definita “vicinanza solida e concreta”, entrambe indispensabili per risollevare una Toscana in ginocchio ma pronta a ricominciare, con lo spirito orgoglioso di sempre.
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