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Marmo della Apuane: cresce il valore dell'export

Diminuisce la quantità esportata nel comprensorio apuo-versiliese ma aumenta la qualità

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Marmo
Nel 2011 il comprensorio apuo-versiliese ha esportato oltre 1,5 milioni di tonnellate di marmi, graniti e altre pietre, grezze o lavorate per un valore complessivo di 541 milioni e 600mila euro con una contrazione delle quantità -7,3% rispetto al 2010 ma con un incremento in valore del +6,8%. Lo rende noto l'ufficio studi dell'Internazionale marmi e macchine Carrara. Sono scese, in particolare, le esportazioni verso l'area nordafricana che nel 2010 risultava fra i maggiori mercati delle aziende toscane perché, dopo la Cina, erano Libia, Algeria e Tunisia i maggiori paesi importatori soprattutto di marmi in blocchi e lastre.

Nel 2011 la Cina si è mantenuta al primo posto
con un import di 214.464 tonnellate di marmi e graniti per un valore di oltre 50 milioni di euro seguita da Algeria (126.000 tonnellate per oltre 19 milioni di euro), India (93.000 tonnellate per 32,6 milioni di euro) e Tunisia (84.700 tonnellate per 8,5 milioni di euro). La Libia, invece, al centro di un radicale cambiamento degli assetti istituzionali e del conseguente forte rallentamento dell'economia e degli investimenti, precipita al settimo posto fra i partner del comprensorio segnando un -78% sulle quantità (31.000 tonnellate nel 2011) e un -75,4% in valore (3,4 milioni di euro nel 2011).

Evidenziano un trend positivo sia in termini di quantità che di valore l'India (rispettivamente +7,3% e +5,3%) e soprattutto l'Algeria (+15,7% e +17,8%) dove è in forte aumento l'export soprattutto di marmo in blocchi e lastre che nel 2011 è stato di 117 mila tonnellate per oltre 17 milioni di euro (+20,8% in quantità e +22,4% in valore).

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