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Memoria, in 10mila per il Meeting a Firenze

Al Mandela Forum Matteo Renzi ed Enrico Rossi hanno aperto l'iniziativa che coinvolge gli studenti delle scuole toscane, per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
giorno della memoria
“Noi figli di Eichmann?”, Le iniziative toscane per il “Giorno della Memoria 2012″  nello spazio del Mandela Forum di Firenze, gremito da migliaia di studenti provenienti da tutta la Toscana. Sono stati i rappresentanti delle istituzioni ad aprire la giornata dedicata alle vittime dell'Olocausto ma anche a Samb e Diop, i due senegalesi uccisi lo scorso dicembre a Firenze. "Se diecimila persone sognano insiemeè l’inizio di una rivoluzione pacifica", ha sottolineato il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi rivolgendosi ai giovani in platea mentre il Presidente della  Regione Toscana Enrico Rossi, che proprio alla valorizzazione dei giovani sta dedicando una buona parte del proprio programma di governo ha detto" Siete la Toscana del futuro ed è bellissimo vedervi tutti insieme".

Ed in effetti è proprio guardando negli occhi di questi ragazzi che si spera di non dover leggere mai, nel presente e nel futuro, l'odio ed il razzismo, la violenza e l'intolleranza.

La mattina poi è proseguita con le voci dei  testimoni: Bruno Shlomo (unico sopravvissuto italiano nei Sonderkommando, Andra e Tatiana Bucci (deportate a Auschwitz all’età di 4 e 6 anni), Marcello Martini (deportato a Mauthausen), Antonio Ceseri (sopravvissuto alla strage di soldati italiani di Treuenbrietzen). Segue (11:30) l’intervento di Helga Schneider (scrittrice, abbandonata a 4 anni dalla madre che andò via per fare la guardiana nei lager di Hitler).

Nel blocco successivo (11:45) vengono raccontate due storie di “persone giuste”: Andrea Bartali ricorda il padre Gino, staffetta della speranza, che salvò la vita a centinaia di ebrei fra Toscana e Umbria. Segue un pastore anglicano, padre Michael Lapsley, perseguitato dal governo razzista di Pretoria per il suo impegno contro l’Apartheid. Alle 12:15 interviene lo scrittore Abraham Yehoshua e dopo mezzora chiusura con l’orchestra di Enrico Fink e con il gruppo multietnico Gen Verde: musiche e danze ispirate al dialogo tra i popoli e le culture. Alle Murate di Firenze resta aperta, fino al 18 febbraio 2012, la mostra storico-documentaria a 50 anni dal processo contro Adolf Eichmann, il criminale nazista messo a morte nel maggio 1962 nel cui nome gli studenti toscani sono invitati a riflettere: sullo sfondo di un pensiero di Primo Levi. “Non ci sono demoni, gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro – scriveva Levi nel 1981 – ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa: la strada dell’ossequio e del consenso, che è senza ritorno”.