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Renzi, niente scuse a DDV. Centro sportivo ok

Il sindaco risponde alla polemica del patron viola. "Sono per la politica del fare e il centro sportivo si fa. Punto".

/ Simona Bellocci
Mar 10 Dicembre, 2013
matteo-renzi
“Se il sindaco di Firenze deve scusarsi è per le buche nelle strade, per i ritardi della tramvia ma non per questioni come questa”  - così Matteo Renzi risponde alla querelle di Diego Della Valle, scaturita ieri dopo l’incontro tra un dirigente del Comune ed i vertici della Fiorentina. La società viola accusa uno dei massimi dirigenti dell’amministrazione comunale di aver “ definito ridicolo e inaffidabile il comportamento della Società, screditato l’immagine e affermato che se la Fiorentina non avesse sottoscritto il testo di convenzione (per i campini adiacenti al Franchi n.d.r) proposto dai tecnici del Comune, questo avrebbe potuto tranquillamente far giocare indifferentemente nello Stadio “Artemio Franchi”, anziché la Fiorentina, l’Empoli o qualsiasi altra squadra di calcio".
"Si tratta,evidentemente – fa sapere la Fiorentina attraverso una nota ufficiale- di un comportamento che offende la dignità della Società, dei tifosi e della Città di Firenze”. Renzi dal canto suo ha cercato di rasserenare gli animi, soprattutto dopo aver personalmente parlato, questa mattina, con Diego Della Valle. “I rapporti con i Della Valle sono ottimi – ha detto il sindaco – Io ho proposto un panino con il Lampredotto o un caffè per chiarire personalmente la situazione con i due dirigenti chiamati in causa" . Renzi torna poi sulla questione della convenzione. “Credo di poter chiudere ogni questione senza problemi entro il 26 gennaio, ovvero prima dell'approvazione del bilancio del comune”. Il sindaco ha sottolineato l’importanza della convenzione per la vicenda dei campini: -  “Se la situazione va come deve andare sarà la Fiorentina che farà i campini altrimenti li farà il comune. C'è la variante urbanistica, ci sono i soldi ed io sono per la politica del fare – continua Renzi. Il centro sportivo si fa. Punto e basta”.