Settanta milioni di euro per sostenere le imprese toscane più innovative, dalla meccanica avanzata, alle nanotecnologie, dalla robotica alla biomedicina. A stanziarli è la Regione con un nuovo bando che finanzierà progetti di ricerca e sviluppo sperimentale. Dal primo febbraio e fino al 15 marzo le imprese toscane potranno fare domanda online per i contributi presentando le loro proposte.
Sono tre le linee di intervento: la più corposa, che mette in campo 49 milioni di euro, è destinata ai grandi progetti di ricerca presentati da aziende singole o associate e coprirà investimenti dai 3 ai 15 milioni di euro.
La seconda linea favorisce le realtà che fanno sistema: 21 milioni di euro per le aggregrazioni di imprese ed enti di ricerca, che potranno ricevere dai 250 mila ai 3 milioni di euro.
Infine ci sono 3 miloni e mezzo per le piccole e medie imprese, per progetti compresi dai 250mila euro ai 3 milioni: in più, alle PMI viene concesso un aiuto a fondo perduto che può arrivare a coprire il 60% dei fondi stanziati, che non dovranno così essere restituti.
“Oggi più che mai siamo convinti che la capacità di innovare e scommettere su nuove tecnologie sia un passaggio indispensabile per uscire dalla crisi e rafforzare il sistema produttivo -– sottolinea l’assessore toscano alle attività produttive Gianfranco Simoncini – l’obiettivo è quello di valorizzare al massimo le eccellenze e il mondo della ricerca, pubblica e privata, favorendo lo sviluppo di settori high tech e ad elevato contenuto di conoscenza”.
Le richieste saranno valutati da una commissione tecnico-scientifica che riconoscerà una priorità ai progetti che si inseriscono nelle aree tecnologiche, settoriali o territoriali individuate dal Piano regionale di sviluppo 2011-2015 nell’ambito dei Progetti integrati di sviluppo(PIS).
Corsia preferenziale anche per le proposte presentate da imprese giovanili e femminili e per quelle che assicurino una ricaduta occupazionale sul territorio.
Il contributo coprirà le spese per personale, strumenti, attrezzature, terreni e fabbricati, consulenze, servizi di ricerca, brevetti e spese generali e sarà sotto forma di aiuto in conto capitale non rimborsabile (fondo perduto) per le piccole e medie imprese. Per le grandi imprese sarà in parte a fondo perduto e in parte come finanziamento a tasso agevolato.
“Ai 70 milioni che oggi siamo in grado di mettere in campo – spiega l’assessore – si aggiungeranno nei prossimi mesi ulteriori 70 milioni del fondo FRI della Cassa depositi e prestiti, che sono stati già assegnati alla Toscana ma che non sono ancora utilizzabili”.
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Dal 1 febbraio al 15 marzo le imprese possono presentare domanda alla Regione per i finanziamenti: agevolazioni per le PMI

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