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"Risorge" il vino dei Benedettini nelle vigne-relitto del Casentino

L'identità di questo rosso antico risalente al XIII secolo, è stata ricostruita dai ricercatori del Crea: ritrovate e recuperate 21 varietà autoctone 

/ Redazione
Mar 15 Dicembre, 2015

Buone nuove per un antico rosso made in Tuscany: verrà infatti stappato nei primi giorni del nuovo anno il vino che bevevano i benedettini nel XIII secolo nel Monastero di Camaldoli, in Casentino. A ricostruirne l'identità è stata l'Unità di ricerca per la Viticoltura del Crea, che ha condotto un'indagine bibliografica e di campagna per riprodurre il vino con le varietà di vite e le tecnologie impiegate storicamente mille anni fa.

Nella primavera 2016 il vino verrà presentato ufficialmente richiamando l'antica tradizione produttiva di un territorio dove la pratica agricola è da sempre parte integrante delle attività del Monastero. Ad oggi, le prime anticipazioni evidenziano un prodotto complesso, dal colore rosso intenso e dalle caratteristiche aromatiche molto particolari, spiegano i ricercatori, che nella prima fase del loro lavoro hanno individuato e recuperato 21 varietà autoctone, ancora presenti in piccoli vigneti 'relitto' della valle casentinese.

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