Altro che bamboccioni. Gli studenti della Cesare Alfieri di Firenze, a un anno dalla laurea, nella maggior parte dei casi hanno trovato un lavoro. Casi che arrivano a coprire quasi l’80% degli iscritti alle lauree magistrali. Un dato superiore del 13% rispetto alla media nazionale delle facoltà di Scienze politiche.
A confermarlo sono i dati raccolti ed elaborati da Alma Laurea, consorzio di 60 Atenei italiani che da più di 15 anni raccoglie informazioni sui laureati.
Il periodo medio di ricerca del primo impiego si misura in poco più di tre mesi e mezzo.
Più della metà ha un lavoro stabile (58%) e meno di un terzo un lavoro non standard (31%). Più della metà dei laureati (58%) segnalano anche un miglioramento nel lavoro dopo la laurea, soprattutto in termini di competenze professionali acquisite e che possono mettere a frutto nell'attività in cui sono impegnati. Metà (49%) ritengono la laurea acquisita molto efficace nel lavoro svolto.
I laureati di secondo livello conquistano posizioni migliori in termini di tasso di occupazione e stabilità del lavoro. Anche in termini economici, il loro guadagno medio mensile è un po' superiore: i laureati triennali guadagnano in media poco più di 1400 € se uomini, e poco meno di 1000 € se donne; i laureati magistrali, 1700 € se uomini e poco più di 1000 € se donne. In entrambi i casi, il dato è comunque superiore alla media nazionale delle Facoltà di Scienze Politiche.
E probabilmente, dunque, non è un caso se l’80% dei laureati nel triennio e il 90% di quelli del biennio si mostrano soddisfatti della scelta e la rifarebbero.