Cultura/ARTICOLO

Scompare Antonio Tabucchi L'addio allo scrittore pisano

Ieri a Lisbona è venuto a mancare uno dei più grandi autori italiani dei nostri tempi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
antonio tabucchi
Era il più europeo degli scrittori italiani Antonio Tabucchi, che è scomparso ieri dopo una breve malattia a Lisbona. L’autore di “Sostiene Pereira” era nato a Pisa nel 1943 e la sua casa era a Vecchiano, dove era cresciuto, ma la sua seconda patria era la capitale portoghese, dove trascorreva sei mesi l'anno, insieme alla moglie, che vi è nata, e alla famiglia. Passava il resto dell'anno in Toscana e ha insegnato Letteratura all'Università di Siena.

LA PASSIONE PORTOGHESE - Recatosi da giovane nella capitale portoghese, sviluppa per la città del fado una vera passione. Si laurea nel '69 con una tesi sul Surrealismo in Portogallo. Negli anni '70 si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nel '73 insegna Lingua e Letteratura Portoghese a Bologna. Con Maria Jose' de Lancastre traduce in italiano molte delle opere di Pessoa, sul quale scrive un libro di saggi e una commedia teatrale. Il suo primo romanzo è del '73, "Piazza d'Italia", mentre il 1984 è l'anno di "Notturno indiano", da cui nel 1989 viene tratto un film di Alain Corneau e per il quale riceve in Francia il Prix Medicis, per il miglior romanzo straniero.
Ma l'anno più importante è il 1994, quando esce “Sostiene Pereira”, il cui protagonista diventa il simbolo della difesa della libertà d'informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. 
Grande viaggiatore, in “Viaggi e altri viaggi” (Feltrinelli, 2010) lo scrittore, che è stato anche candidato dal Pen Club italiano al Nobel per la letteratura, mostra l'unicità che ogni posto conserva anche nell'era della globalizzazione. Tra le sue ultime opere “Racconti con figure”, uscito un anno fa per Sellerio.

L'ADDIO DI PISA - A Pisa il rifugio preferito di Antonio Tabucchi era la libreria Feltrinelli, la più antica della casa editrice, aperta nel 1957. E proprio a Pisa ci fu anche l'anteprima mondiale del film 'Sostiene Pereira', nel 1995. "Ha sempre considerato questo posto come casa sua - ricorda Leonardo Vannucci, responsabile letteratura della libreria pisana, ricordando lo scrittore scomparso oggi - e poi qui dai noi ritrovava gli amici di sempre, quelli che amavano Antonio e non solo lo scrittore di successo". 
Esprime "sgomento per la perdita improvvisa" anche Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale dove Tabucchi è stato allievo del corso di perfezionamento. "Nonostante il suo impegno come scrittore di successo - ricorda - ha sempre contribuito alla vita culturale e didattica della Scuola. Ed è stato un grande studioso della letteratura portoghese, che ha promosso e diffuso con grande efficacia come dimostra il 'caso' Pessoa".
Ricorda Tabucchi anche il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: "Abbiamo perso un intellettuale raffinato e impegnato che ha saputo rappresentare l'Europa al mondo. Un progressista che ha animato il dibattito pubblico con coraggio". Il sindaco ricorda anche la prima del film 'Sostiene Pereira' al Verdi: "Con una storia di libertà si rappresentò il meglio della nostra cultura, di tradizioni che sono carissime a Pisa".