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Scuole antisismiche con il legno del Bosco degli Svizzeri

Dopo l'alluvione di Firenze un gruppo di studenti svizzeri piantò 13 mila alberi in un terreno del Mugello: oggi parte del legname di quel bosco sarà utilizzata per edifici antismismici

/ Simona Bellocci
Ven 24 Novembre, 2017
bosco svizzeri 3 credits melograno.ch

Nuova 'vita' per il Bosco degli Svizzeri, nato nel 1967 in Mugello dalla solidarietà di un gruppo di studenti di Ingegneria del Politecnico Federale Svizzero che vollero dare il proprio contributo ad un anno dall'alluvione di Firenze.

Da quel giorno, quegli studenti, sono diventati gli 'angeli del bosco'. Furono loro a piantare 13 mila piante di Douglasia e Pino Nero per rimboschire un terreno semi abbandonato con l'obiettivo di mettere a punto un'azione importante per l'ambiente ma anche per le popolazioni locali. Far rinascere il bosco, infatti, significava anche favorire il deflusso delle acque nel bacino, ridurre la portata di piena e attenuare la forza erosiva delle acque del fiume.

'I ricordi di quei giorni sono molto belli - confessa Kaspar, uno dei volontari svizzeri di quegli anni. Abbiamo scoperto una comunità di abitanti molto accogliente e ben organizzata".

"E' da ammirare l'idea originale di questi studenti del Politecnico di Zurigo - spiega il segretario del Comitato Firenze 2016, Giorgio Federici. Firenze ebbe aiuti da tutto il mondo ma questi studenti pensarono non solo all'immediato ma al futuro, con un'opera che nel tempo riuscisse a prevenire il rischio idraulico. Capirono che Firenze - per essere protetta - aveva bisogno di una gestione del territorio che fosse lungimirante e che esprimesse la sua potenzialità nel tempo".

La memoria di quei giorni è stata celebrata - nei giorni scorsi - nel corso di un convegno promosso dal Comitato Firenze 2016 a Palazzo Medici Riccardi, nel corso del quale è stato presentato un progetto che prevede il reimpiego della parte 'matura' del bosco, per la costruzione di edifici antismici in legno nel Mugello, in un territorio a forte rischio di terremoti.

'Il legno che sarà tagliato per diradare la parte matura del bosco - precisa il sindaco di Scarperia e San Piero a Sieve Federico Ignesti - verrà convogliato su interventi infrastrutturali e antismici nelle scuole del Mugello, in particolare per quanto riguarda il comune di Borgo San Lorenzo e quello di San Piero".

Cinquant'anni dopo l'opera degli studenti svizzeri produce quindi ancora valore per il territorio e la comunità locale, una di quelle belle storie che vale la pena di raccontare.

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