Torna dal 19 al 23 gennaio il treno della Memoria. Destinazione: il campo di sterminio di Auschwitz. Il viaggio per non dimenticare gli orrori del nazifascismo è organizzato in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con tutte le Province, il Comune di Firenze e l'Ufficio scolastico della Toscana. E' la nona volta che un convoglio su strada ferrata torna sui luoghi della memoria.
Il viaggio, che si svolge ogni due anni, è la conclusione di un percorso che inizia con la formazione degli insegnanti attraverso la Summer School. Una sessione si è tenuta lo scorso agosto alla Certosa di Pontignano, a Siena. Era rivolta agli insegnanti che poi formano i loro studenti.
Ma la formazione non si ferma qui. Da non dimenticare i quattro meeting contro il razzismo che hanno coinvolto negli ultimi anni più di 50mila studenti, due convegni internazionali, corsi di formazione che hanno coinvolto 800 insegnanti, decine di scuole. Una riflessione che ha coinvolto tutti i saperi ed i molteplici sguardi con cui è necessario pensare Auschwitz: la storia, la filosofia, la letteratura, l'arte.
Dal 2002 ad oggi, hanno viaggiato sul Treno della Memoria oltre 5500 anni studenti e circa 800 insegnanti. Quest'anno a bordo del Treno saliranno 500 ragazzi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, 51 universitari provenienti dai tre atenei toscani e 75 insegnanti di 68 istituti secondari, insieme ai testimoni diretti della Shoa, alle delegazioni in rappresentanza di ebrei, deportati, partigiani e politici, militari, rom e sinti, omosessuali.
“Il treno della Memoria – ha detto l'assessora alla Cultura Sara Nocentini - non è mai stata un'iniziativa episodica, ma il risultato della continuità della politica sulla memoria, dell'importante investimento che la Toscana da anni ha prodotto in tale ambito".
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